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Un cuore grande

da Cosimo Saracino
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“Chi disse <Preferisco avere fortuna che talento> percepì l’essenza della vita. La gente ha paura di ammettere quanto conti la fortuna nella vita. Terrorizza pensare che sia così fuori controllo. A volte in una partita la palla colpisce il nastro e per un attimo può andare oltre o tornare indietro. Con un po’ di fortuna va oltre e allora si vince. Oppure no, e allora si perde”.
Il monologo iniziale di “Match Point”, capolavoro di Woody Allen del 2005, racchiude il significato di una partita bellissima, giocata tra Cantine Paolo Leo Antoniolli Mesagne ed Energa San Salvatore Volley, nella quale la formazione mesagnese non ha goduto del dono della fortuna né prima, né durante la stessa. Prima per la sciagurata squalifica a capitan Cristofaro, che ha privato il Mesagne della propria spina dorsale, del punto d’equilibrio della squadra; durante perché in alcune palle a fil di rete o al limite del soffitto del Palasport si è giocato il risultato finale.
Intendiamoci, le campane non hanno rubato nulla, anzi hanno giocato la propria partita gagliarda, ma la sensazione che si è avuta, netta e inequivocabile, è che in “condizioni” diverse si sarebbe assistito ad una sfida dal sapore differente. Tuttavia, con i “se” e con i “ma” non si scrive la storia, quindi partiamo con la cronaca.
Coach Giunta concede fiducia a Lapenna al lato al posto di Cristofaro e promuove Iacca capitano, un riconoscimento meritato per la centrale brindisina, per longevità, attaccamento alla maglia e doti umane. Si parte, dunque, con Di Bert al palleggio, cui completa la diagonale Armonia, che gioca anche se malconcia, Lapenna e Leone laterali, Iacca e Pichierri centrali, Della Rocca libero. In panchina Demilito, Malerba, Santoro, Rosato, Soleti, Tornesello e De Paola.
Nel primo set, il Mesagne manifesta in avvio le difficoltà di tenuta che era lecito attendersi in una squadra che mai fino a quel momento aveva giocato insieme. Le ospiti vanno avanti sfruttando alcune imprecisioni nella ricezione messapica, ma le gialloblu restano attaccate alla partita fino ai punti finali. Momenti di panico a metà set per Armonia: già in dubbio prima della gara, dopo un attacco l’opposta mesagnese si blocca lasciando temere il peggio. Stringerà i denti, stoicamente, anche se palesemente claudicante. Sul 18-19, la panchina campana chiama timeout dopo una bella rimonta locale, ma dalla sospensione in poi le ragazze di coach Giunta incappano in una serie di errori punto che regalano il primo parziale al S.Salvatore (22-25).
Trovati i giusti automatismi, nel secondo set il Mesagne gioca una buona pallavolo portandosi subito sul +4. Tuttavia, nel momento di maggiore difficoltà ospite, le padrone di casa compiono alcuni errori al servizio e nella gestione di palla che tengono vive le campane. A metà del set S.Salvatore mette la freccia portandosi fino al 22-24. A questo punto le gialloblu compiono la prima impresa di giornata e, con tre under in campo, ribaltano il punteggio fino al 28-26 che riporta la partita in equilibrio.
Stesso copione nel terzo set: il Mesagne inizia meglio, ma viene ripreso e superato al giro di boa del parziale. Anche in questo caso, però, sul finale del gioco, le ragazze di coach Giunta trovano la forza di mettere la freccia e di chiudere sul 25-22 grazie ad un eccezionale turno in battuta di Martina Santoro, classe 2004, che di fatto regala quasi da sola il set alla Cantine Paolo Leo Antoniolli.
Il quarto set è bellissimo, probabilmente il momento della gara con il più alto tasso di adrenalina. Dopo una fase iniziale molto intensa, con continui capovolgimenti di punteggio, sul finale del gioco si torna ai vantaggi. Il Mesagne ha la possibilità di chiudere la gara, ma pecca nel momento clou e finisce per cedere sul 29-31. Un peccato, perché la squadra, per quanto proposto in campo, avrebbe meritato di chiuderla così.
Purtroppo, invece, come spesso capita nello sport, persa l’occasione giusta si finisce per essere puniti. Al tiebreak, infatti, il Mesagne si porta al cambio campo sull’8-7, ma nelle battute finali non riesce ad imporsi, cedendo per 13-15 tra gli applausi commoventi del pubblico, sempre numeroso e passionale.
Una partita sfortunata, come avevamo detto in apertura. Le ragazze di coach Giunta arrivano alla sfida nel peggior momento possibile: senza capitan Cristofaro, con Armonia e Iacca al 50%, con Pichierri appena ristabilitasi da un lungo infortunio, e senza Albanese, anch’essa infortunata, sostituto naturale di Cristofaro e punta di diamante delle formazioni giovanili. Nonostante tutto, nel momento di massima difficoltà, il Mesagne trova nella cantera le risorse per far tremare il S.Salvatore: Lapenna gioca una partita eccellente, se pur opposto naturale, mentre Santoro, Malerba e Rosato sfruttano appieno le chance offerte loro da coach Giunta durante la gara, dimostrando come la società messapica abbia lavorato sapientemente in questi anni per la costruzione di una solida base giovanile.
Per quello visto in campo, per il cuore delle gialloblu, per il pubblico ancora una volta inenarrabile, per gli attributi sfoderati dalle più piccole e per qualche palla che, nel momento topico, ha deciso di pendere dal lato sbagliato della rete, forse il Mesagne avrebbe meritato qualcosa di più. Tuttavia, grazie al punto conquistato, le gialloblu restano seconde in classifica a soli due punti dal Castellammare, lanciando a tutte le rivali un segnale chiaro: guai a considerare questa squadra per morta.
Mesagne – S.Salvatore 2-3 (22-25, 28-26, 25-22, 29-31, 13-15)
Note: 1^ arbitro Giuseppe Resta, 2^ arbitro Marta Cavalera. Muri: 3-10, Battute Sbagliate: 16,12, Ace: 13-4, Errori: 42-39.
Mesagne: Di Bert 2, Armonia 23, Lapenna 16, Leone 13, Iacca 11, Pichierri 11, Della Rocca L1, Demilito L2, Malerba 1, Santoro 3, Rosato, Soleti, Tornesello e De Paola. All. Giunta, Ass. Mariano.
S.Salvatore: Kostadinova 18, Pellegrino, Del Vaglio 4, Amatori 11, Biscardi 19, Lamparelli, Sanguigni 13, Decado, Afeltra 11, Nardone, Scalise L1, Sposito L2. All. Eliseo, Ass. Poccetti.
MAURO POCI

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