Per un albero che viene piantato ce ne sono altri, troppi per la verità, che stanno morendo o, peggio ancora, che sono completamenti secchi a causa dell’imperizia degli uomini. Dopo i nostri articoli per la messa a dimora del Carrubo secolare in piazzetta Ubaldo Lay, diversi cittadini ci hanno segnalato la presenza di tanti alberi in difficoltà che si trovano nella nostra Mesagne. Un contrasto che la dice lunga sull’attenzione che negli anni è stata riversata al verde pubblico. In particolare a segnalarci questa triste realtà è stato un nostro lettore, Antonio C., che ci ha inviato questa riflessione: “Approfitto per segnalarvi un evento riguardante gli alberi tagliati presso il viale della stazione. Due anni fa il vostro articolo dava notizia delle potature presso la stazione, e fu scritto : “I rami e le chiome folte di questi esemplari hanno completamente oscurato l’illuminazione pubblica. Anche in questo caso ci sarà un intervento importante di potatura. Per qualche cittadino questo intervento sembra fin troppo esagerato, ma dobbiamo fidarci degli operai esperti e coscienziosi.” Ora mi chiedo, sono i pochi cittadini attenti al bene comune che non capivano, oppure gli operai esperti o superiori? Siamo sicuri di avere del personale esperto che cura il verde di Mesagne? O sarebbe utile far fare qualche semplice corso di potatura?
Qui non si tratta di coscienza ma di capacità non dimostrate e noi cittadini paghiamo salato per avere dei servizi sempre più scadenti. Quegli alberi davano ossigeno da anni, oggi faremo invece piene le tasche di qualche vivaio.
Da anni seguo con passione come vengono potati alberi e piante del mio comune di appartenenza e avevo già in passato messo in evidenza altri interventi. Oggi ho deciso di non stare più in silenzio ma di parlare. Non vengono rispettate cose basilari che un qualsiasi agronomo conosce. La chioma indica lo sviluppo radicale: più tagli la chioma più metti a rischio e sotto stress la pianta. I tagli poi eseguiti male, per non parlare dei chiodi infissi sulla corteccia per voler dare un numero ad ogni pianta. Si infatti a Mesagne le piante le identificano come numeri”.
Speriamo che questa segnalazione possa essere considerata dai nostri amministratori che si dicono attenti al rispetto della natura, che stanno attivando dei progetti di arricchimento del patrimonio arboreo ma che, forse, dovrebbero investire anche in istruzione per gli operai del verde.
