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UFFICIO RECLAMI – Perchè non aprite i giochi nei parchi pubblici?

da Cosimo Saracino
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Diverse segnalazioni sono arrivate in redazione con la richiesta di riaprire i giochi che si trovano in Villa comunale e al Parco Potì. Le famiglie chiedono all’Amministrazione comunale di togliere i teli con cui sono stati coperti i giochi in questo periodo di chiusura. Secondo le nuove disposizioni possono essere utilizzate già a partire da lunedì scorso, ma a Mesagne ancora sono coperti. Probabilmente il problema dell’apertura è collegato con la necessità di sanificare i giochi almeno una volta al giorno. Allora perchè non utilizzare i percettori del reddito di cittadinanza per questo tipo di servizio pubblico????

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Gianluca giovedì, 18 Giugno 2020 - 17:21

Buongiorno, è ormai lontano il tempo in cui eravamo tutti fratelli e ci volevamo bene! Durante il clou della pandemia baci e abbracci virtuali, ogni giorno un flash mob diverso sui balconi, Inno nazionale e tanta emozione. Molti di noi non sapevano neanche cosa fosse un DPCM o un ordinanza Regionale e Comunale, ora invece non passa giornata in cui non c’è una lamentela rivendicando proprio gli istituti di cui sopra. Leggo ogni giorno articoli in cui si additano le istituzioni locali e nazionali e perché no anche le forze dell’ordine per le conseguenze causate dalla pandemia. Nello specifico, il fatto di avere ancora chiusi i giochini dei bambini in villa mi sembra davvero una delle tante sterili polemiche che di certo non risolveranno il problema. Il mio non vuole essere un giudizio, me ne guarderei bene dal farne, ma sinceramente il fatto di avere i giochi chiusi è molto meglio per il semplice motivo che pur avendo in Puglia contagi quasi a zero vi è sempre il divieto di assembrarsi a meno che non si indossa la mascherina se si hanno contatti ravvicinati. Quale occasione migliore di assembrarsi se non per seguire i propri figli davanti ai giochini ? Dopo due mesi chiusi il fatto di portare il proprio bambino in villa o al parco dovrebbe bastare no? È stato un fatto eccezionale certamente ma grazie a Dio non succede sempre. Invece “cattive” le istituzioni che non danno corso a quanto stabilito dai decreti. Da quello che vedo in giro, tanta gente va in giro non rispettando quelle che sono le indicazioni che ho sopra citato figuriamoci cosa accadrebbe davanti ad una altalena di domenica pomeriggio in una giornata estiva. Pretendiamo attenzione da parte di chi governa questa città e dalle forze dell’ordine e tanti di noi non indossano la mascherina neanche nei locali chiusi. Ci sono tanti poi appartenenti alla categoria dei “complottisti” per i quali il virus è un invenzione, a loro voglio infine dire che complotto o no, indossare la mascherina al chiuso ed all’aperto nei momenti in cui è impossibile rispettare il metro di distanza, è una legge e come tale va rispettata o si è d’accordo o no così come volete che anche le istituzioni rispettano gli impegni e le disposizioni impartite da organi superiori. Ognuno di noi deve fare la propria parte e non solo pretendere ciò che ci conviene. Il virus, complotto o no, oggi ha visitato 4 persone in Puglia dopo due giorni di contagi zero e questo deve fare riflettere e porre qualche domanda. Io sono ottimista, di certo il virus si è indebolito come molti scienziati sostengono ma questo non significa che ci si deve comportare come se non esistesse un domani. Senza fretta torneremo a vita normale, la storia lo insegna ma cerchiamo di imparare da questa esperienza e attendere questa normalità con pazienza e non prendersela con forzature perché in fondo, non ci hanno reclusi in regime di carcere duro e durante questa chiusura abbiamo mangiato e bevuto ( si vede dai tanti fisici arrotondati che circolano in giro ; me compreso). Per finire voglio anche dire, a quanti si lamentano che la chiusura ha ridotto a povertà molta gente, fatto che effettivamente ha causato disagi, ma non tali da creare fame anche perché ora le tante associazioni dedicate in questo ambito e la solidarietà di tanti hanno fatto si che nel 2020 la fame non ci fosse. A riprova di questo, sabato sera nel centro storico e anche in altri punti della città non c’era un locale di ristorazione vuoto! Gente seduta a mangiare e gente in piedi in attesa di sedersi. Per cui, ognuno faccia il suo e contribuisca alla ripresa della collettività partendo dal non polemizzare su tutto perché oggi le priorità sono altre e tenuto conto anche che comunque in villa e al parco i nostri bambini posso fare tante attività alternative come giocare con la palla o i più piccoli andare in bici.

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