Riceviamo e pubblichiamo una lettera dei genitori dei bambini della 5 A della Borsellino. Lo facciamo nella paranza che qualcuno prenda in carico questa legittima richiesta:
“Scriviamo questa lettera per portare a conoscenza di tutti la situazione paradossale che in questi giorni stanno vivendo diverse famiglie mesagnesi.
Un alunno è risultato positivo al COVID 19 e, quindi, subito i compagni di classe sottoposti a quarantena cautelativa e l’ avvio tempestivo di tutte le procedure da avviare in questi casi
I bambini in pochi giorni sono stati convocati dall’ ASL per effettuare il tampone nella giornata di sabato 27 febbraio.
Da quella data noi famiglie siamo in attesa di conoscere i risultati dei tamponi dei nostri figli.
Da più parti sono giunte sollecitazioni e l ‘unica risposta che siamo riusciti ad ottenere è stata che il sistema è andato in tilt e quindi non rileva gli esiti senza offrire una soluzione alternativa.
Ci chiediamo come sia possibile che, in un momento come questo, con un virus che troppo spesso risulta essere asintomatico sia possibile non acquisire il risultato di questi test preziosi proprio per tracciare ogni possibile situazione di contagio.
Perché le famiglie per proteggere persone più fragili devono sottoporre nuovamente e privatamente i propri figli a tampone rapido o molecolare?
La ASL deve dare delle risposte a noi famiglie e ai bambini che hanno rispettato tutti i protocolli con maturità e senso civico.
Non ci si può trincerare dietro a ” sistema che è andato in tilt” e non trovare soluzioni alternative per comunicarci questo esito.
Da un anno ripetiamo ai nostri figli che solo se tutti facciamo la nostra parte ” ANDRÀ TUTTO BENE” ma non sarà così se poi proprio la ASL rende tutto inutile.
Speriamo in un intervento deciso e risolutivo di chi ha le competenze e la responsabilità.
Noi famiglie aspettiamo un unica risposta: negativo o positivo.
Le famiglie della 5 A Plesso Borsellino
