Home Cronaca Sigarette di contrabbando sulla nave della Marina, indagato un mesagnese

Sigarette di contrabbando sulla nave della Marina, indagato un mesagnese

da Cosimo Saracino
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Sette quintali di “bionde” sulla nave militare: c’è anche un mesagnese tra gli indagati. Si tratta di un militare che è indagato insieme a due suoi colleghi, uno originario di Taranto e l’altro di Roma.
Un atto dovuto della Procura di Brindisi che ha convalidato il sequestro eseguito dalla Guardia Costiera brindisina il 16 luglio scorso. La notizia riguardante il clamoroso caso del carico di sigarette di contrabbando sulla nave militare Caprera, attraccata a Brindisi dopo una missione in Libia, è trapelata grazie ad un servizio televisivo di uno degli inviati de “Le Iene”. Tremilaseicento stecche di sigarette di contrabbando, per quasi 700 chili, sono state scoperte in 72 scatoloni trovati a bordo. Sono di marca Maxia, prodotte nei Balcani, del valore di 20mila euro. Il sequestro risale allo scorso 16 luglio, quando la nave ha attraccato al porto di Brindisi, a conclusione dell’operazione di supporto alla Guardia Costiera nelle acque libiche, per fermare i barconi dei migranti.
La nave della Marina Militare, che in passato ha partecipato all’operazione Mare Nostrum, era appena rientrata dalla missione tenuta a battesimo con il nome Nauras, durata 108 giorni. L’informativa di reato è stata trasmessa in Procura e le indagini sono dirette del sostituto procuratore del tribunale di Brindisi, Giuseppe De Nozza. La Marina, con una nota del 19 settembre scorso ha ricostruito la vicenda: «In merito ad alcune notizie divulgate sui canali social media si precisa che in data 15 luglio 2018 su Nave Caprera, ormeggiata nel porto di Brindisi e di rientro dall’Operazione Nauras in Libia (durante la quale l’Unità ha fornito, nell’ambito delle attività di Maritime Capacity Building, supporto tecnico alla Guardia Costiera ed alla Marina Militare Libica), a seguito di attività di controllo disposta dal Comandante dell’Unità stessa, sono stati rinvenuti degli scatoloni contenenti tabacchi lavorati esteri.
Della scoperta sono state prontamente informate le Autorità Giudiziarie Militare (Procura di Napoli) e Ordinaria (Procura di Brindisi) ed il 16 Luglio, il personale della Sezione Polizia Marittima e Difesa Costiera della Capitaneria di Porto e Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza di Brindisi, delegati dalle Procure hanno effettuato, insieme al Comando dell’Unità, il sequestro dei tabacchi rinvenuti. Le indagini sono in corso e la Marina Militare, nel confermare la massima collaborazione con le Autorità Giudiziarie, ha anche avviato una inchiesta interna, significando l‘intendimento di perseguire anche disciplinarmente gli eventuali responsabili”.

Fonte:tarantobuonasera.it

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