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Settimana Corta alle Medie, scoppia la polemica a scuola

da Cosimo Saracino
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Scoppia la polemica alla scuola media sull’istituzione della settimana corta. Da una parte i genitori contrari al nuovo orario scolastico e dall’altra le famiglie che vogliono il sabato libero per i loro figli. La scelta di far partire dal prossimo anno scolastico il nuovo orario, dalle 8 alle 14 dal lunedì al venerdì, era stata approvata in Consiglio d’Istituto in seguito alla presentazione di una sottoscrizione firmata dai genitori che ne chiedevano l’avvio. Prima dell’incontro ufficiale del massimo organo della Scuola Media erano stati consultati gli insegnanti i quali, a maggioranza, avevano rigettato la proposta. La votazione in Consiglio di Istituto, avvenuta il 18 dicembre scorso, aveva evidenziato anche una netta spaccatura tra chi era a favore e chi contrario. La proposta fu approvata con il voto favorevole della Dirigente, dopo uno scrutinio finito 9 a 9. I genitori contrari in quella occasione non si sarebbero sentiti rappresentati dai Consiglieri del Consiglio di Istituto per il solo fatto di non essere stati per nulla consultati (la sottoscrizione chiedeva di far firmare solo chi fosse interessato alla settimana corta, i contrari dovevano solo NON apporre la forma). La situazione è precipitata qualche giorno fa durante un incontro con i nuovi genitori dei ragazzi che il prossimo anno frequenteranno la prima media. Valutate i pro e i contro, rispetto al nuovo orario scolastico, c’è stato chi ha chiesto un referendum tra le famiglie per una decisione democratica. Ma ancora nessuno ha dato una risposta. Durante quel confronto si sono alzati i toni che hanno messo in risalto ancora di più le spaccature tra i favorevoli e i contrari. Alcune mamme hanno accusato la dirigente di aver violato alcune norme democratiche di consultazione della volontà dei genitori. Secondo queste opinioni la preside non avrebbe “consultato le famiglie in modo istituzionale – dice un genitore – come previsto per legge, facendo deliberare il Consiglio di Istituto senza acquisire il parere consultivo, ma obbligatorio, del Collegio dei docenti”. Una bella patata bollente nelle mani della nuova preside dell’unica scuola media di Mesagne che dovrà risolvere prima dell’inizio del nuovo anno.

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