Home Attualità Settimana corta alle medie, i genitori contrari scrivono al preside per chiedere il referendum

Settimana corta alle medie, i genitori contrari scrivono al preside per chiedere il referendum

da Cosimo Saracino
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Settimana corta si, settimana corta no. Continuano ancora le battaglie tra i gruppi di genitori e gli organi di Istituto che sono su posizioni differenti rispetto all’eliminazione del Sabato dalle giornate scolastiche e all’introduzione di un nuovo orario delle lezioni. Ad inizio del 2019 la guerra era diventata così infuocata che i segnali di fumo arrivarono anche all’Ufficio Scolastico Regionale. In quella circostanza segnalammo l’intervento anche l’ex sottosegretario alla Scuola, Salvatore Giuliano, che si espresse in favore di un percorso didattico che “con il tempo” potesse portare all’introduzione dell’organizzazione oraria della settimana corta. Inoltre il Consiglio d’Istituto decise di effettuare un referendum tra i genitori.

Nei giorni scorsi, attraverso la stampa, la nuova dirigenza della Scuola media Materdona-Moro ha espresso il desiderio di trovare una soluzione . Inoltre, si è diffusa la notizia tra i genitori dell’istituzione in questo nuovo anno scolastico di una sperimentazione riservata solo ad una classe. La vicenda è saltata subito agli occhi dei genitori contrari all’istituzione della settimana breve che hanno interessato l’avvocato Danila Farruggia per difendere quanto stabilito nel Consiglio di Istituto. L’organo collegiale della Scuola nella riunione del 30 gennaio scorso, a maggioranza, aveva stabilito che da quest’anno scolastico bisognava effettuare un sondaggio tra i genitori per capire quale fosse l’orientamento più condiviso. In quella occasione, sostengono i genitori, non si discusse di alcuna forma di sperimentazione.

Per questo motivo nelle ultime ore è stata inviata una lettera alla posta certificata della Scuola con la quale l’avvocato Farruggia a nome di una ventina di genitori, chiede al preside di diventare il garante delle decisioni prese dal Consiglio a gennaio di quest’anno e di predisporre la nomina di un nuovo presidente del Consiglio, considerato che il dott. Giuseppe Lecce risulta decaduto. I genitori contrari chiedono che vengano consultate tutte le famiglie, in maniera sistematica come prevede la delibera, per giungere ad una decisione certa, atteso che l’offerta formativa di un istituto può essere anche diversificata.

Oggi alle ore 11 è prevista una nuova adunanza del Consiglio considerata dall’avvocato inopportuna se non viene inserita la nomina del nuovo presidente. Il lavoro fatto dal dott. Giuseppe Lecce è stato considerato da molti coinvolgente ed onesto. Che cosa accadrà? Ci troviamo di fronte a questioni burocratiche che presuppongono ancora una volta una opposizione serrata tra le due diverse fazioni. Crediamo che ancora una volta la questione possa arrivare agli organi regionali della scuola con le conseguenze che ne potrebbero derivare.

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1 commento

Donato lunedì, 9 Settembre 2019 - 22:43

…si trascura il fatto, però, che ufficialmente l’iscrizione all’anno scolastico 2019-2020, sulla piattaforma del Ministero, è avvenuta per la sola settimana corta.
… si prevede ispezione ministeriale …

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