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Rocco Palermo, dopo la Medaglia al valore della Marina anche la Palma d’Oro?

da Cosimo Saracino
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Se alla fine la nave bestiame Ezadeen riuscì ad attraccare sulle coste calabresi, portando in salvo 450 persone tra cui molte donne e una cinquantina di bambini, è anche merito del sottufficiale della Guardia Costiera il mesagnese Rocco Palermo.

Palermo RoccoIn questi giorni sull’Albo Pretorio comunale è stato pubblicato il “Decreto Ministeriale relativo alla concessione della MEDAGLIA D’ARGENTO AL MERITO DI MARINA al Capo di 2^ classe Nocchiere di Porto Rocco PALERMO”.

Un articolo del Corriere della Sera datato 01 gennaio 2015 a firma di Carlo Macrì descrive nei particolari quei momenti del salvataggio: “La vicenda comincia giovedì notte. Giunti in quelle che vengono definite acque «Sar» (ricerca e soccorso) italiane, a circa 80 miglia da Crotone, i migranti hanno lanciato l’allarme. In zona sono arrivate le motovedette della Guardia costiera e la nave islandese Tyr della missione Frontex. Impossibile, però, per gli uomini della Guardia costiera salire a bordo, anche dopo che il cargo si è fermato per avere esaurito il carburante. Con onde alte sette metri il rischio di un abbordaggio era troppo elevato. E così, come già successo nel caso di Gallipoli, i marinai si

Foto Corriere.it

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sono dovuti calare a bordo col verricello di un elicottero dell’Aeronautica militare. Una volta ai comandi, i militari si sono anche resi conto che questi erano fuori uso; si è reso quindi necessario l’intervento della nave islandese, che ha trainato la Ezadeen verso il porto di Corigliano Calabro. «Quando abbiamo contattato la nave per chiedere informazioni una donna ci ha spiegato che i passeggeri erano rimasti soli, senza nessun aiuto», ha spiegato a SkyTg24 Filippo Marini, portavoce della Guardia costiera. Non è ancora chiaro di che nazionalità siano le persone a bordo. «Quel che è certo è che tra loro ci sono molti bambini e donne, anche incinte. Quello che sappiamo per ora è che la nave era partita da un porto turco e che l’equipaggio è fuggito»” – fin qui la cronaca di quella difficile notte.

Ma la motivazione della medaglia dice molto sul coraggio del giovane mesagnese che – per questo suo gesto – diventerebbe un ottimo candidato alla Palma d’Oro Mesagnese:
“Componente di una squadra di abbordaggio, veniva chiamato a operare a seguito di una operazione di soccorso alla motonave “Ezadeen”, priva di equipaggio e con a bordo migranti di diverse nazionalità. Incurante del rischio e delle condizioni meteorologiche e marine avverse, riusciva a calarsi da un elicottero a bordo dell’imbarcazione, assumendone il controllo assieme al resto della squadra per condurla, con l’ausilio operativo di una nave islandese dirottata precedentemente in zona di soccorso, nel porto di Corigliano Calabro, sventandone il naufragio con il conseguente salvataggio di tutte le persone a bordo. Limpido esempio di Sottufficiale dotato di eccezionale senso di abnegazione, esemplare altruismo e coraggio, con il suo intervento contribuiva a elevare e dare lustro e decoro all’immagine del Corpo delle Capitanerie di Porto, della Forza Armata e del Paese”.

Grazie Rocco, il tuo gesto contribuisce a portare alto il nome di Mesagne!

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