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RITORNO SULLA TARI – di Raffaele Campana

da Cosimo Saracino
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Il sig. Raffale Campana ha suggerito all’Amministrazione comunale il percorso per ristorare i cittadini che hanno pagato negli anni scorsi un TARI non corretta. Adesso, dopo l’intervento del sindaco, ritorna sull’argomento e dice:

RITORNO SULLA TARI

 MEF CIRCOLARE N. 3/DF   Roma, 22 novembre 2019

 …….In particolare, in quest’ultimo parere si legge che “qualora il Comune, a partire dall’anno 2014, dovesse avviare una procedura di rimborso (d’ufficio o su istanza di parte) della quota variabile applicata alle autorimesse, la sua copertura finanziaria non deve necessariamente trovare integrale copertura nel piano finanziario della TARI come «costo del servizio».

Dunque, in risposta al secondo quesito formulato dall’ente, questa Sezione esprime il seguente principio di diritto: «il rimborso della quota variabile della TARI non dovuta e di competenza di esercizi finanziari precedenti, può trovare copertura in entrate ascrivibili alla fiscalità generale».

In definitiva, sulla base di quanto affermato dalla Corte dei Conti, la scelta di reperire le risorse dalla fiscalità generale per far fronte ai rimborsi TARI appare percorribile, dal momento che non va a incidere sui piani finanziari e sulle tariffe già approvati con le deliberazioni relative ad annualità precedenti.

                            Dello stesso parere si è espresso  il TAR Pugliese:

…..Invero, come evidenziato dal TAR Puglia nella sentenza n. 1826 del 18 ottobre 2017 – confermando quanto sostenuto dallo stesso TAR nell’ordinanza n. 386 del 26 luglio 2017 – “le ipotesi di inserimento di costi del servizio riferibili ad anni precedenti nel Piano Economico Finanziario relativo all’anno successivo sono del tutto straordinarie ed eccezionali, e giammai riconducibili a “ordinari” comportamenti negligenti / illegittimi imputabili all’Ente locale”.

Ho avuto il piacere di confrontarmi con il Sindaco in merito al rimborso Tari, mi ha sorpreso positivamente la sua disponibilità a rivedere completamente la situazione; gli ho fornito tutte le mie ricerche e documenti in merito al problema e, alla luce dei nuovi elementi che non erano in suo possesso al momento che l’Amm.ne ha stilato il bilancio di previsione 2020, mi ha assicurato che è sua volontà risolvere la questione senza penalizzare se stesso, dovendo firmare atti esecutivi, e noi contribuenti.

Appare poco comprensibile il motivo per il quale l’Ufficio Tributi, competente per l’imposta Tari, sin dal 2014, non solo interpreta in modo errato la Legge ma neanche si preoccupa  di analizzare molteplici sentenze TAR, Corte dei Conti o direttive MEF per la soluzione del problema, passando di fatto la questione nelle mani dell’attuale Amministrazione, Sindaco in testa. E’ vero che è la politica a decidere e a disporre, ma sono gli Uffici preposti che devono dare le soluzioni tecniche ai politici per poter legiferare in merito. Per chiudere, ho piena fiducia nell’operato del Sindaco che si è impegnato personalmente per la soluzione della vicenda verosimilmente con l’emissione della nuova tassa sulla TARI 2020.

Raffaele Campana

 

p.s. per un motivo tecnico non è stato pubblicato, ma anche il primo articolo era firmato, e si chiudeva in questi termini

Ricordo altresì che in data  27 giugno 2018 la Giunta Comunale di Mesagne con delibera n°128/2018 ha dato mandato agli Uffici Tributi per l’avvio della procedura di liquidazione dei rimborsi attingendo alla fiscalità generale per il biennio 2018/2020; e, tale delibera deve trovare esecuzione.

A conferma di ciò l’Ufficio Tributi ha inviato ai richiedenti rimborso una comunicazione con raccomandata A/R, uno spreco di denaro pubblico, atteso che chi ha fatto istanza ha il numero e la data di protocollo a validare l’invio del ricorso, in cui, richiamando la Circolare n°1/2017 del MEF,  si comunicava che si stava procedendo all’esame dell’istanza per procedere in merito.

Ancora, quando è uscita la notizia di rettifica della quota variabile sulle pertinenze nel 2017, molti utenti che ancora dovevano versare la Tari hanno avuto la possibilità, rivolgendosi all’Ufficio Tributi, di farsi ricalcolare il dovuto e pagare con la nuova normativa, e, a mio modesto parere si potrebbe configurare anche l’abuso d’ufficio; o tutti gli utenti  usufruiscono della rimodulazione o nessuno. Capisco che  tutta questa situazione è stata ereditata  e oggi se la ritrova sulle spalle; ma un buon Sindaco deve dimostrare di esserlo  risolvendo i problemi della Comunità.

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