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Parco eolico, le fattorie del vento che producono energia pulita

da Cosimo Saracino
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Le fattorie del vento sono le case dell’energia eolica. Ogni parco eolico è collegato autonomamente alla rete elettrica e occupa una porzione di suolo molto ridotta in proporzione alle capacità produttive di energia rinnovabile.

Un parco eolico è un sito designato per la generazione di energia eolica. È costituito da un gruppo di generatori eolici con taglie che vanno dai 600 kW fino ai 5 MW, disposte sul territorio in modo da sfruttare al meglio la risorsa eolica del sito.

Esistono tre tipologie di parchi eolici: l’eolico on-shore (su terraferma, ad almeno 3 km dalle coste) è il più diffuso, mentre quello near-shore (distante meno di 3 km dalle coste) e quello off-shore (in mare aperto o nei laghi, a diverse miglia di distanza dalle coste) sono meno diffusi e ubicati lì dove la presenza dei parchi eolici non costituisce intralcio ad attività preesistenti o importanti rotte di navigazione.

Come funziona un parco eolico

L’energia rinnovabile prodotta da ogni pala eolica viene convogliata al suolo attraverso cavi elettrici. Sempre al suolo vengono inviati, mediante opportuni cavi, i segnali necessari per il controllo del corretto funzionamento dell’aerogeneratore.

Gli aerogeneratori del parco eolico sono connessi tra loro attraverso un cavidotto interrato. All’impianto eolico è assegnata una cabina-stazione di consegna: l’energia rinnovabile prodotta viene convogliata lì, per essere a sua volta immessa nella rete elettrica per i fabbisogni energetici di famiglie e aziende.

A differenza di quello che si potrebbe immaginare, un parco eolico occupa una porzione di suolo molto ridotta in proporzione all’energia rinnovabile che è in grado di produrre. Secondo una elaborazione dati 2020 riferita all’Italia, l’intera capacità eolica per soddisfare gli obiettivi del Piano Energetico Nazionale a tutto il 2030 andrebbe ad occupare un’area pari alla provincia di Prato, la più piccola della nazione.

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