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Non chiudete la sala operatoria del ‘De Lellis’ – di Walter Magrì

da Cosimo Saracino
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Walter Magrì, commerciante e dirigente di una associazione sportiva mesagnese, lancia l’allarme sulla probabile chiusura della sala operatoria del De Lellis. Un appello che volentieri pubblichiamo e condividiamo:

“La scorsa settimana un mio congiunto ha dovuto ricorrere alle prestazioni di una delle poche strutture Ospedaliere esistenti a Mesagne. In sala operatoria egli ha avuto un trattamento sanitario di notevole fattura,con un personale medico e paramedico che si e’ messo a disposizione dell’assistito con umilta’ e notevole perizia.Ma non e’ tutto oro quello che luccica.Le diverse correnti politiche che si sono succedute dal 2003 ad oggi, hanno avuto tutte lo stesso diktat “Distruggere l’Ospedale di Mesagne”, il tutto sempre a discapito dei cittadini.

L’ultimo riordino regionale ha finito di chiudere l’ultimo reparto rimasto, la “Medicina Generale” a favore di un improbabile e sedicente “Ospedale di Comunità” di cui ancora oggi non si capisce l’essenza.

In tutto questo piano perverso di distruzione solo la “Sala Operatoria” era stata risparmiata, ma non per bontà della politica e quindi degli amministratori, ma piuttosto grazie alla grandissima ostinazione, abnegazione e professionalità dei vari anestesisti che si sono succeduti.

Già, la Sala Operatoria di Mesagne…….., il vero, unico, grande fiore all’occhiello della sanità brindisina. Quella stessa Sala Operatoria che nel corso degli anni ha visto operare grandi professionalità che tutta la Puglia ci ha sempre invidiato, dal Prof. Montemartino al Prof. Calo’, dal Prof. Addis al Dott. Pasquino, il dott. Oriolo padre e figlio, e tanti altri ancora, fino all’ultimo chirurgo, il dott. Serinelli, ora a Francavilla-Ostuni.

Ora la Sala Operatoria continua ad essere, nonostante tutto, l’unica isola felice dell’ex Ospedale di Mesagne, dove seri professionisti come il dott. Durante e dott. Pastore operano ogni giorno con grandi numeri ed altrettanti risultati. Tutto questo grazie alla perfetta organizzazione della Sala Operatoria. I pazienti, tutti ricoverati ed operati in regime di day service, sono al centro del progetto, coccolati e protetti dagli operatori (Anestesisti ed Infermieri Professionali) che si adoprano sempre con grande abnegazione e  professionalità.

Ora hanno messo mano anche all’ultimo baluardo, la Sala Operatoria, stravolgendo, nel prossimo immediato futuro, quella perfetta organizzazione medica che ad oggi ha garantito l’assoluta sterilità degli interventi (lavoro maniacale quello che ho visto in sala operatoria) ed assistenza di alto livello ai pazienti. Infatti si prevede una limitazione del personale distribuito sulle 12 ore di servizio a favore di un sedicente aumento del numero degli interventi giornalieri, ma a discapito della sicurezza del paziente.

Noi vi diciamo di tenere giù le mani dalla Sala Operatoria, dall’ultimo baluardo di quello che fu l’Ospedale di Mesagne, dal cuore pulsante di Mesagne che tante vite ha salvato e di mettere, una volta tanto, il paziente al centro del progetto e non le oscure trame della politica”. Walter Magrì Cittadino Mesagnese

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