Home Politica Movimento Libero e Progressista sulla Tari: “Sembrano ritornati i tempi della finanza creativa”

Movimento Libero e Progressista sulla Tari: “Sembrano ritornati i tempi della finanza creativa”

da Cosimo Saracino
0 commento 374 visite
Riceviamo e pubblichiamo: Il conto complessivo della TARI che i mesagnesi dovrebbero versare alle casse dell’erario comunale per il 2021 è di euro 4,7 milioni (ml). Il servizio di raccolta e smaltimento dei Rifiuti Solidi Urbani è costato invece 6,2 milioni di euro (dato certo da consuntivo). Come mai c’è questa clamorosa differenza? E’ successo qualcosa di straordinario da far sballare le previsioni di 1,5 ml di euro?
No! Non è successo niente. Era già tutto previsto. Il Piano Economico Finanziario (PEF) approvato dal Comune di Mesagne nel bilancio di previsione per il 2021 (30 dic. 2020) era giusto appunto di 6,2 ml di euro, tanto valeva e vale il costo del servizio. E allora? Allora succede che cinque mesi dopo, l’ARERA/AGER ciò l’organo di controllo che ha il mandato di legittimare o rimodulare i costi del servizio dice e delibera che i cittadini di Mesagne, per questo tipo di servizio, non possono e non devono spendere oltre i 4.7 ml di euro. Così è se vi pare!
Il Comune, con sommo gaudio, rimodula il piano tariffario su questa cifra che consente raggiungere l’agognato traguardo amministrativo di non aumentare la pressione fiscale. E il resto dei soldi chi ce li mette? Si vedrà.
Il senso con cui andrebbe colta la delibera dell’ARERA/AGER è quello di prendere atto, con un metodo di calcolo complicato ma ineccepibile (MTR), che i costi del nostro servizio sono sovradimensionati e che il Comune farebbe bene a rinegoziare (semmai fosse possibile) il capitolato d’oneri, farebbe bene ad aumentare i contributi CONAI, gli introiti derivanti dalla vendita delle frazioni secche e a cercare (semmai ci riuscisse) ad abbattere i costi di smaltimento. Ma tutto ciò è molto complicato, sarebbe come scalare la montagna a piedi nudi, molto più semplice trovare 1,5 ml di euro e pagare la differenza.
Ma chi paga la differenza di un milione e mezzo di euro? Non certo il contribuente che ha già versato quel che è stato richiesto. Non può farlo il Comune perché – come è arcinoto a tutti – questo servizio deve essere interamente coperto dalla TARI cioè dai cittadini-contribuenti. E allora? Vediamo le risposte ricevute a questa domanda in Consiglio Comunale dai funzionari e dal sindaco che ha trovato le nostre osservazioni sciocche e risibili.
1) “Ove si riscontri uno sbilanciamento tra costi e ricavi nell’esercizio in corso l’ente può conguagliare il ruolo a carico dei contribuenti. Noi abbiamo ricalcolato con la quarta rata il saldo 2021” Se così fosse stato sulla quarta rata avremmo dovuto avere un aumento spropositato, invece nella stragrande maggioranza dei casi, ci risulta che la quarta rata vale quanto le prime tre
2) “Abbiamo preso i soldi in più dal recupero dell’evasione in modo che finalmente in questa città paghiamo tutti e tutti paghino meno”. Non ci risulta che ci sia stato un corposo aumento della riscossione dei vecchi ruoli di evasione TARI (valutazione confermata anche dai Revisori) e anche se ci fosse stata quei soldi non si possono utilizzare per abbassare la tassazione corrente perché sono residui attivi che il Comune deve cercare di incassare a ristoro delle anticipazioni già versate.
3) “Abbiamo aumentato l’imponibile con la ri-perimetrazione delle unità immobiliari scovando gli abusi e le false dichiarazioni”. Bene questo si può fare ed ha prodotto un introito supplementare di 300.000 euro circa.
4) “Abbiamo recuperato 450.000 euro da un avanzo vincolato del 2020 non speso (fondone?)”, soldi probabilmente legati alle provvigioni COVID della prima ondata . Questa procedura secondo noi è opinabile e comunque può valere “una tantum”
5) “250.000 euro circa sono stati stornati da un fondo di riserva “ neanche questo a rigor di logica si potrebbe fare.
A DOMANDA SEMPLICE RISPOSTA COMPLESSA.
La cosa ancor più inquietante è che questo gap di 1,5 ml fra piano tariffario e costo effettivo del servizio è destinato a ripetersi per i prossimi 4 anni giacchè abbiamo già deliberato che la TARI non aumenta così come verosimilmente non diminuirà il costo del servizio.
Sembrano ritornati i tempi della finanza creativa. Ma va bene così! A noi contribuenti non poteva andare meglio, noi per i prossimi anni pagheremo la stessa cifra e i soldi in più che serviranno per coprire le spese ce li ha metterà il Comune sich!!!(come se il Comune fosse altro da noi – doppio sich!!).
MOVIMENTO LIBERO & PROGRESSISTA

Potrebbe piacerti anche

QuiMesagne – redazione@quimesagne.it
Testata giornalistica Qui Mesagne registrata presso il Tribunale di Brindisi Registro stampa 4/2015 | Editore: KM 707 Smart Srls Società registrata al ROC – Registro Operatori della Comunicazione n. 31905 del 21/08/2018

Amministratore Unico/Direttore Editoriale: Ivano Rolli  – Direttore Responsabile: Cosimo Saracino

Privacy Policy Cookie Policy

Copyright ©2022 | Km 707 Smart Srls | P.I. 02546150745

Realizzato da MIND