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Il Movimento Animalista sbarca a Mesagne, Erika Camarda referente. Ecco il programma

da Cosimo Saracino
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Il Movimento Animalista viene fondato il 20 maggio 2017 da Michela Vittoria Brambilla al fine di cercare di fornire tutela agli esseri più deboli, intesi come animali e come persone, minori, poveri, vittime di violenza etc., perché in un Italia dove non funziona nulla, non vi è tutela di nulla e di nessuno, l’On.le Brambilla ha compreso che per poter imporre la sua voce (attraverso tutti noi) c’è necessità di entrare nelle istituzioni, di poter salire ai vertici ed ecco che è stato fondato il Movimento Animalista. L’errore che commette la gente (ed è la cosa che primariamente va sottolineata) è assimilare tale partito solo ed esclusivamente agli animali perché cosi non è. Sicuramente una finestra più ampia è aperta alla tutela dei nostri amici a 4 zampe perché sono i più maltrattati e indifesi rispetto alla cattiveria e ferocia umana però il nostro programma elettorale tocca tutti i temi in cui ci sono più difficoltà oggi, come l’ambiente, come la violenza sulle donne, etc

Nella provincia di Brindisi stiamo costruendo una rete di referenti in ogni comune. C’è il presidente della sezione provinciale dott.ssa Silvana Camposeo (a destra nella foto) ed io che sono i segretario tesoriere provinciale Avv. Erika Camarda (a sinistra nella foto) nonché referente per il Comune di Mesagne ma abbiamo bisogno di creare una rete di referenti in ogni comune, abbiamo bisogno della voce di tutti, perché solo tutti insieme e uniti possiamo cercare di fare qualcosa per cambiare l’Italia visto che non c’è unione in questo paese c’è solo il contrastare e combattere uno contro l’altro cercare di prevaricare sull’altro e non è così che si sconfiggono i problemi.

Ma vediamo in grandi linee di cosa parla il programma elettorale.

Dalla parte degli animali Uno degli obiettivi principali del Movimento Animalista Brindisi è CONTRASTARE il randagismo sul territorio attraverso il censimento della popolazione canina e felina e PROMUOVERE le sterilizzazioni come unico strumento di prevenzione del randagismo previsto dalle leggi attualmente vigenti.
Siamo contro la privatizzazione dei canili perché un cane è un essere senziente e non una RES sulla quale lucrare. Ci sono canili privati (e in provincia di Brindisi ne abbiamo diversi) che disincentivano le adozioni in tutti i modi affinché il guadagno sia massimo. Più cani, più soldi. La parola chiave deve essere più adozioni, meno randagi.

Altra nota dolente del territorio brindisino riguarda il soccorso di animali feriti. Nota dolente perché quando ci si imbatte (o noi volontari o un comune cittadino) in un animale vagante ferito, come un cane o un gatto investito da un’autovettura, l’assenza di linee procedurali efficienti nel rispetto della normativa vigente è evidente, salta all’occhio.
Tutti gli animali vaganti sono di proprietà del Comune nel quale essi vengono ritrovati. Il loro recupero spetta alla ASL, che esercita la vigilanza sanitaria. Tuttavia, le competenze delle Aziende Sanitarie Locali sono limitate e sono chiaramente enunciate nella DGR 1223/2013.
Spetta infatti ai Comuni invece l’onere di provvedere all’assistenza suppletiva per i cani senza padrone presenti sui territori di pertinenza. Pertanto, a titolo puramente semplificativo, se un cane libero sul territorio venisse coinvolto in un incidente stradale, una volta recuperato e identificato, deve essere sottoposto alle urgenti cure necessarie da parte delle amministrazioni comunali territorialmente competenti, o, ancora, se in un cane presente nel canile sanitario venisse riscontrata una patologia non ricadente nell’elenco stilato dalla regione, anche in tal caso le cure dovranno essere effettuate a cura dei diversi comuni.

Tenuto conto che è quindi in capo ai Comuni la responsabilità di un servizio di pronto soccorso veterinario per animali (cani e gatti) randagi che subiscano eventi traumatologici, ogni Comune dovrebbe convenzionarsi con veterinari liberi professionisti che potranno eseguire dunque interventi di pronto soccorso H24 e fornire tutte le cure necessarie.
Il servizio prevederà una serie di prestazioni medico-chirurgiche di base per gli animali d’affezione, tra cui, per esempio, erogazione di farmaci su prescrizione del veterinario, sterilizzazione, accertamenti clinici e diagnostici, interventi e “piccola chirurgia”, eutanasia (nei casi previsti dalla legge), compreso l’incenerimento. Se ne potranno avvalere gli animali i cui proprietari risultano già esenti dal pagamento delle spese del SSN e quelli ospitati in strutture di volontariato o comunque le famiglie con un ISEE inferiore a 15 mila euro.

Detraibilità di spese sostenute per la cura di animali da compagnia, rideterminazione dell’aliquota IVA relativa ai prodotti per l’alimentazione degli animali da compagnia. I nostri amici a 4 zampe non sono un lusso ed anche loro hanno diritto alla salute! Non ci dimentichiamo infatti che anche gli animali, essendo esseri viventi senzienti (art. 13 del Trattato di Lisbona), hanno dei diritti che vanno tutelati.

Non solo animali d’affezione, anche tutti gli altri animali hanno bisogno di essere tutelati.
Ad oggi ci sono ancora luoghi dove gli animali diventano oggetto di sfruttamento per fini ludici, come nei circhi, che propongono una visione distorta del rapporto uomo-animale: in questi luoghi non si tiene in considerazione il rispetto delle esigenze etologiche degli animali. I metodi utilizzati per ottenere comportamenti innaturali e spesso opposti alle caratteristiche di specie, la convivenza forzata di specie diverse, come preda-predatore (per esempio leoni in groppa ai cavalli), i fattori stressogeni come luci, rumori, dimensioni ridotte delle gabbie sono solo alcuni degli aspetti caratterizzanti gli spettacoli circensi con animali che non li rispettano, né lasciano spazio di miglioramento.

Divieto di utilizzare animali in spettacoli, manifestazioni popolari e circhi
Divieto di utilizzare animali “per la trazione di veicoli adibiti al servizio di piazza e a servizi non di linea finalizzati al trasporto di persone”.
Abolizione e riconversione di parchi zoologici, acquari e delfinari.
Divieto di allevamento per la produzione di pellicce.
Progressiva abolizione degli allevamenti intensivi – Protezione degli animali destinati all’abbattimento e riduzione della durata massima del trasporto di animali con un accordo a livello europeo (6 ORE); monitoraggio video di allevamenti e macelli; impegno ad abolire l’abbattimento senza previo stordimento prima dell’uccisione. Totale Miglioramento delle condizioni di vita degli animali negli allevamenti per la produzione di latte, carne e uova nell’assoluto rispetto dei diritti essenziali e della dignità di ogni essere vivente.
Promozione di metodi di ricerca alternativi alla sperimentazione animale – Occorre destinare i finanziamenti alle attività di ricerca che sostituiscono completamente gli animali o alle linee di ricerca che si propongono il medesimo obiettivo.

L’obiettivo finale è l’abolizione della caccia, direttamente con norma specifica o attraverso la modifica dell’art. 842 del Codice civile per vietare l’ingresso dei cacciatori nei fondi altrui. A livello regionale, in attesa della riforma nazionale:
– Sospensione obbligatoria della caccia per almeno due anni in caso di calamità naturali (come siccità o incendi) per consentire la ripresa numerica delle popolazioni di animali selvatici
– Divieto di caccia con uso di richiami vivi
– Riduzione delle giornate di caccia a 2 (con esclusione del sabato e della domenica) per consentire alla maggioranza dei cittadini di godere della natura senza rischi
– Rinnovo annuale del certificato medico di idoneità alla caccia per gli over 60
– Incremento della tassazione regionale per il rilascio dell’abilitazione all’esercizio venatorio
– Divieto di immissione di cinghiali sul territorio
– Quale estremo rimedio per mantenere l’equilibrio della fauna, la caccia è affidata esclusivamente alle guardie venatorie o ai forestali.

Difesa ambiente.
Ma non solo animali, anche la difesa dell’ambiente è tra le nostre priorità. Da uno studio eseguito da Legambiente e Ambiente Italia sulla salute dei capoluoghi di provincia italiani pubblicato sul Sole 24 Ore, è emerso che Brindisi è la città meno “verde” d’Italia. L’indagine è elaborata su dati 2016 e si basa su 16 parametri divisi in 6 macroaree: Aria, Acqua, Rifiuti, Energie rinnovabili, Mobilità e Ambiente Urbano.
Siamo tutti a conoscenza dei danni arrecati dall’impatto ambientale e dalla dispersione delle polveri di carbone provenienti dalla centrale termoelettrica di Cerano, una tra le più grosse d’Europa. Le stime dei decessi che potrebbero derivarne sono infauste: la centrale Enel di Cerano provocherebbe “fino a 44 decessi” l’anno nella zona di Brindisi, Taranto e Lecce.

Inquinamento e rifiuti: introduzione di norme penali poste a tutela dell’ambiente con relativa disciplina sostanziale; far valere il principio “chi inquina paga”: basta scaricare sulla collettività i costi dell’inquinamento di chi produce e poi fugge dismettendo l’attività senza bonificare.

Energia: promozione delle fonti di energia rinnovabile e investimenti governativi per lo sviluppo di generazione sostenibile ed efficienza nel consumo.
Risorse idriche: priorità nazionale per la loro difesa con adeguati finanziamenti per le opere di raccolta e distribuzione delle acque

Aspetto legale (del quale mi occuperò io)
Creazione sportello UDA (Sportello per i diritti degli animali)

Il fenomeno di maltrattamenti, lesioni, uccisioni di animali, anche da compagnia, è tristemente in aumento e ne sono testimonianza i continui casi di cronaca che non risparmiano purtroppo nessun territorio. Proprio sull’onda dell’indignazione che simili gesti scatenano e dal desiderio di dare voce e tutela a chi non ne ha, si sta creando una rete di legali, esperti in legislazione animale, cresciuta nel giro di pochi mesi e ormai presente in ogni regione compreso il nostro territorio.
Lo sportello legale si rende disponibile a ricevere segnalazioni nel caso di maltrattamenti, abbandoni, e in generale in riferimento ad ogni tipo di reato a danno degli animali, assicurando una tutela in sede penale e civile anche attraverso l’ausilio delle forze dell’ordine e delle autorità competenti in caso di sequestri, sopralluoghi, indagini e ogni attività inerente responsabilità legali.
I professionisti operano in modo sostanzialmente gratuito, curando le varie pratiche dall’inizio alla fine e costituendosi, se richiesto, parte civile a favore delle associazioni animaliste nei procedimenti penali concernenti i relativi reati.
In tutti i comuni della provincia di Brindisi si sta promuovendo la creazione di uno sportello UDA , nel quale sarà presente un legale pronto ad ascoltare ed aiutare l’utenza che vi si rivolgerà per chiedere aiuto o denunciare un maltrattamento, un abuso, o un uccisione dei nostri amici a quattro zampe, perché la denuncia è importantissima, fondamentale, per poter punire questa gente, poter creare dei precedenti e poter camiare le leggi in Italia .
Gli sportelli UDAsi occuperanno di fornire:
 Informazione e consulenza alla cittadinanza sui temi legati al benessere degli animali;
 Segnalazioni riguardanti maltrattamenti, smarrimenti, ritrovamenti;
 Raccolta delle istanze presentate dai cittadini e dalle associazioni presenti sul territorio interessate alla tutela degli animali;
 Predisposizione ed elaborazione di progetti di tutela e salvaguardia delle popolazioni animali presenti sul territorio;
 Divulgazione alla cittadinanza, ed in particolare ai possessori di animali, di informazioni e disposizioni amministrative riguardo le corrette norme di disciplina e detenzione degli animali;
 Interventi volti all’incentivazione dell’adozione dei cani presenti presso il canile e i rifugi convenzionati;
 Realizzazione campagne di informazione e sensibilizzazione.

Gli animali sono da considerarsi degli esseri senzienti proprio come noi umani, d’altronde non ci sono molte differenze tra noi e gli animali, anche noi siamo degli animali e molte volte animali della peggior specie e proprio perché abbiamo il dono dell’uso delle mani ci sentiamo forti per poter fare del male ad un essere che a differenza nostra non ha molti strumenti di difesa.
Si perché loro di fronte alla nostra ferocia e cattiveria non hanno gli strumento per difendersi possono solo subire la cattiveria umana, e allora aiutiamoli e aiutiamoci.

Dalla parte degli esseri umani.
Il nostro partito non si preccupa solo di animali ma di tutti gli esser più deboli compresi gli esseri umani.
Ed a tal proposito in occasione della giornata internazionale contro la violenza sulle donne, sabato 25 novembre, anche il Movimento Animalista vuole farsi presente ed unirsi al coro unanime di quel giorno, contro ogni forma di violenza.
Infatti, il Movimento Animalista è portavoce di tutte le categorie più deboli.
Come sapete, quanto appena detto trova riscontro nel nostro programma politico, nella parte in cui tratta di “Welfare ”.
Ci impegneremo affinché la violenza fondata sulla discriminazione a partire da quella contro le donne e quella contro i soggetti più deboli, venga punita più severamente.
Non solo animali, ma disabili, famiglia e infanzia, esclusione sociale, sono tutte tematiche che difenderemo, in ogni sede.

Andrebbe inserito come obbligatoria, In caso di conflitto tra i genitori la mediazione familiare, quando sono coinvolti figli minori”.
Ogni giorni la nostra terra si macchia di questo orribile reato che è il maltrattamento, l’abuso e il femminicidio, molte volte causato da conflitti di genre tra due coniugi, ex coniugi, ex conviventi, etc.
l’abuso , la violenza , il voler sopraffare , sono tutte facce dello stesso problema , chi è più debole ( e non perché sia donna ma perché la circostanza specifica la rendeva più vulnerabile) va difeso .

Per questo motivo il movimento animalista, in occasione della giornata mondiale contro la violenza sulle donne, organizza in tutte le province un evento per raccogliere fondi da devolvere a strutture che aiutano donne maltrattate.

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