“Con il suo elaborato ha saputo fondere una solida ed appassionata ricerca con la creatività dell’invenzione narrativa”. Con questa motivazione la giuria di esperti del concorso nazionale “Luci nel buio della Shoah” ha premiato l’opera della giovane mesagnese Morena Attorre frequentante la 4° dell’Istituto “Sandro Pertini” di Brindisi. A Morena è stato tributato il secondo posto nella categoria Letteratura. La premiazione si è svolta lo scorso giovedì 27 maggio nello spazio antistante il convento del Beato Sante alla presenza delle autorità locali e della Giuria di esperti. La giovane mesagnese ha preso parte alla terza edizione del Premio nazionale per le scuole “Luci nel buio della Shoah”, bandita dal Comune di Mombaroccio per non dimenticare la storia della famiglia ebrea Sarano che nel 1943/44 riuscì a sfuggire ai campi di sterminio nazisti grazie all’aiuto di alcuni contadini mombaroccesi, dei frati del convento del Beato Sante e del comandante tedesco Erich Eder. Il Premio ha visto anche quest’anno la partecipazione di migliaia di iscritti da ogni parte d’Italia che si sono cimentati nel racconto di storie che hanno saputo illuminare il buio dell’abisso umano rappresentato dalla Shoah. Morena ha studiato il nazi-fascismo, approfondito le figure di persone perseguitate nella Shoah ed ha quindi prodotto un testo molto apprezzato dalla giuria. La sua insegnante di riferimento, la prof.ssa Patrizia Miano, l’ha definita “una talentuosa alunna impegnata in prima fila per i diritti dei più deboli”.
