Home Cultura “Metti in circolo il tuo amore” (Luciano Ligabue) – Riflessioni di Padre Angelo Muri

“Metti in circolo il tuo amore” (Luciano Ligabue) – Riflessioni di Padre Angelo Muri

da Cosimo Saracino
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Ho trovato nelle parole di questa canzone un’urgenza che mai tramonta: tornare a parlare di amore. Quello vero, quello che non passa, quello che promette di essere sempre fedele, quello che promette di onorare sempre. Quello che, nelle parole di Gesù, si trasforma in vita data per la persona amata.

Si può parlare di amore senza interpellare il cuore, l’intelligenza, la volontà, la vita? Il profeta Geremia aiuta l’uomo ad usare con rispetto il termine “amore”, ricordando che “il cuore dell’uomo inganna più di ogni altra cosa: è incorreggibile. Chi può comprenderlo? Ma io, il Signore, conosco i sentimenti e i pensieri segreti dell’uomo. Così posso trattare ciascuno secondo la sua condotta in base al risultato delle sue azioni” (Ger 17,9-10).

Parlare di cuore, parlare di amore, parlare di Dio è parlare della storia, della vita! Se riflettiamo seriamente sulla verità che la vita è un dono, e non una “combinazione di cellule”, capiamo che tra le mani abbiamo la grande opera di Dio creatore che, ogni giorno, ci ricorda che realizziamo la nostra identità nell’impegno di relazionarci con gli altri e di camminare insieme. Bisogna, allora, mettere in circolo l’amore, mettere in rete le esistenze perché si possa raggiungere la consapevolezza che non amare significa non vivere, e non vivere rende pesante il nostro vivere con gli altri perché manca il vivere per gli altri!

Il Dio dell’amore non espropria l’uomo della sua libertà, legandolo ad una legge imposta. Chi trova Dio, in Gesù, raggiunge una luce che illumina, un amore che riscalda. “Mi hai chiamato, e il tuo grido ha squarciato la mia sordità. Hai mandato un baleno, e il tuo splendore ha dissipato la mia cecità. Hai effuso il tuo profumo; l’ho aspirato e ora anelo a te. Ti ho gustato, e ora ho fame e sete di te. Mi hai toccato, e ora ardo dal desiderio della tua pace” (S. Agostino, Confessioni, 10.27.38).

L’amore è l’elemento che cambia la vita dell’uomo dal profondo del suo essere e lo rende vero artefice di un mondo migliore! “Dio ci dà una vita che si rinnova di giorno in giorno” (2Cor 4,16). L’uomo che ha scelto l’amore come canzone della propria vita rifiuta ogni azione segreta e disonesta. La vita dice i principi che la regolano e che, liberamente, sono accettati, condivisi per orientare le scelte. “Fate molta attenzione al vostro modo di vivere. Non comportatevi da persone sciocche, ma da persone sagge. Usate bene il tempo che avete, perché viviamo giorni cattivi. Non comportatevi come persone senza intelligenza, ma cercate invece di capire che cosa vuole Dio da voi” (Ef 5,15-17).

Ognuno di noi, vivendo, lascia un messaggio di coerenza e responsabilità! Agire è confermare, o tradire, l’armonia tra il credere e il vivere, tra l’essere e l’operare, tra il sentire ed il comunicare. “Fratelli, prendete in considerazione tutto quel che è vero, buono, giusto, puro, degno di essere amato e onorato; quel che viene dalla virtù ed è degno di lode” (Fil 4,8).

Come le parole esprimono i pensieri, così il comportamento trasforma in azioni la maturità raggiunta, il senso di equilibrio sempre ricercato… L’agire dell’uomo ha un forte significato comunicativo e, spesso, diventa un’esperienza coinvolgente e trasformante, attiva tutte le facoltà perché possa essere messaggio emozionale e relazionale. Tutto questo richiede motivazione, impegno, volontà, senso di responsabilità, rispetto, apertura perché si possa rinnovare quello che ci circonda! Facciamo parte di una società che ha bisogno di essere arricchita con il dono dell’amore, l’amore vero!

“L’educazione della volontà ed una formazione libera e matura presuppongono una gioia interiore che guida e congiunge il nostro essere e l’agire” (Nicola Petruzzellis).

“Metti in circolo il tuo amore”… il tuo amore per la vita e per gli altri; il tuo amore per una storia nuova! La storia di oggi, smarrita e messa in ginocchio da un piccolo virus, non piange solo la perdita di tanti fratelli, ma soffre per le tante tristezze che accompagnano la vita degli uomini. La speranza non muore e attende il momento in cui tutti, guidati dall’amore, scriveranno una storia nuova, fatta non solo dall’impegno della scienza, dal generoso contributo degli addetti ai lavori in tutti i campi, ma dal contributo responsabile di ogni uomo, in ogni istante dell’esistenza!

E allora mettiamo in circolo l’amore perché ogni fratello sia raggiunto e trasformato da questo immenso dono e ognuno recuperi la vera dignità di uomo! Solo così torneremo a cantare, con la vita, l’amore di Dio!

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