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Matarrelli e Aresta: “Il rimpatrio dei caduti mesagnesi può diventare realtà”

da Cosimo Saracino
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Il rimpatrio delle spoglie dei quattro militari mesagnesi caduti durante la Seconda Guerra Mondiale e sepolti in Germania può diventare realtà. Lo hanno annunciato il Sindaco Toni Matarrelli, il presidente del Consiglio comunale Omar Ture e l’on. Gianluca Aresta durante una conferenza stampa che si è tenuta stamattina nella stanza del Primo Cittadino. L’onorevole Gianluca Aresta ha avviato i contatti con il ministero della Difesa, ufficio Storico Statistica del Commissariato Generale per le Onoranze ai Caduti, affinché il tutto si possa realizzare quanto prima. Naturalmente, il primo passo sarà una formale richiesta che i familiari dovranno sottoscrivere chiedendo la restituzione del proprio congiunto. Il problema è stato sollevato da alcuni parenti dei caduti e condiviso dal gionale BuoneNuove, il Quotidiano di Puglia, QuiMesagne e ilgazzettinobr.

“Ho personalmente garantito la mia disponibilità e il supporto in favore dei parenti “aventi titolo” per ogni iniziativa certamente avviabile insieme per ricordare il Sacrificio dei nostri concittadini Caduti in guerra e che riposano nei sepolcreti di Francoforte sul Meno ed Amburgo”, ha esordito l‘onorevole pentastellato, Gianluca Aresta -. Nel breve periodo sarà mia cura informare il Sindaco Matarrelli – la comunicazione ovviamente interessa ogni Comune della Repubblica – relativamente alla possibilità per l’ente di avanzare richiesta di “contributo” per le spese di manutenzione dei riquadri militari posti nel cimitero comunale. Attraverso l’indagine ho appurato come il Comune di Mesagne non abbia mai fatto istanza, così come nessuna richiesta è stata fatta dai Comuni della provincia di Brindisi, sempre che venga confermato che nel cimitero comunale di Mesagne siano attualmente sepolti Caduti in Guerra (in archivio Difesa risultano 4 Caduti della Seconda Guerra mondiale, di cui 2 raccolti nello stesso loculo tra defunti civili, ma l’informazione risale al 2004)”. “Come Amministrazione Comunale siamo pronti a contribuire per il ritorno a Mesagne di questi eroi – ha dichiarato il Sindaco dopo l’incontro con l’on. Aresta -. Aspettiamo i familiari che facciano richiesta e contattino il Comune”.

Il Direttore della Sezione Storico Statistica del Commissariato Generale per le Onoranze ai Caduti ha consentito di ricostruire gli ultimi momenti della vicenda umana dei nostri combattenti internati in territorio germanico. In particolare, Altavilla Francesco, soldato appartenente al 1° Battaglione del 43° Reggimento Fanteria, deceduto durante la prigionia in mano germanica il 21.7.1944 a Ludwingshafen-Renania (Germania), all’età di anni 21, durante un bombardamento aereo. Esumato da Ludwigshafen, dal 1957 è inumato nel Cimitero militare italiano d’Onore di Francoforte sul Meno; Palumbo Francesco Fortunato, soldato in servizio all’Unità “Arezzo” del 226° Reggimento Fanteria deceduto durante la prigionia in mano germanica il 6.9.1944 nell’Ospedale di Bergen Belsen (Germania), all’età di anni 24, per malattia. Esumato da Bergen Belsen, dal 1957 è inumato nel Cimitero militare italiano d’Onore di Amburgo; Dello Monaco Angelo Raffaele, soldato appartenente alla 344° Batteria Autonoma, deceduto in prigionia il 15.1.1945 a Krautscheid (Germania), all’età di 21 anni, per ferite riportate durante un bombardamento aereo. Esumato da Ringuscheid, dal 1957 è inumato nel Cimitero militare italiano d’Onore di Francoforte sul Meno; Caramia Francesco, soldato in forze al 47° Reggimento Fanteria “Divisione Ferrara”, deceduto durante la prigionia in mano germanica il 2.2.1945 a Bochum-Hiltrop (Germania), all’età di anni 30, per ferite riportate durante un bombardamento aereo. Esumato da Bochum, dal 1957 è inumato nel Cimitero militare italiano d’Onore di Francoforte sul Meno. Militari internati o deportati nei campi nazisti che, alla fine del loro calvario, vennero sepolti in Germania.

Il lavoro di ricerca fatto dall’on.le Aresta evidenzia che: “Il Commissariato Generale per le Onoranze ai Caduti in Guerra del Ministero della Difesa (Onorcaduti), che negli anni ’50 si occupò di ricercare, riesumare e traslare i nostri connazionali nei cimiteri militari italiani, purtroppo «non riuscì» ad informare tutti i familiari dell’avvenuta sepoltura, lasciando molte famiglie senza una tomba su cui piangere i propri figli. Gli archivi del Dicastero contengono documenti di corrispondenza tra il Commissariato Generale ed il Comune di Mesagne risalenti ai primi anni ʼ60, con allegazione di elenchi di Caduti che potrebbero essere tuttavia variati nel tempo. Dei suddetti quattro nominativi di militari mesagnesi, risulta come solo i familiari del Caduto Dello Monaco abbiano effettivamente contattato (nel 2011) il Commissariato Generale che ha poi vanamente inviato loro la modulistica per chiederne la traslazione: infatti, spesso accade anche che i familiari desistano dall’intento. I Cimiteri militari italiani d’Onore in Germania – A Francoforte sul Meno sono state raccolte le Spoglie di 4.783 nostri connazionali di cui 4.599 sono Noti e 184 Ignoti, deceduti nel 1943-45 (prigionieri di guerra, internati, lavoratori civili, deportati) provenienti da 661 località di primitiva sepoltura, site nelle regioni Assia, Renania, Baden, Wurttemberg, Baviera (Franconia), Westfalia, Saar. Tra i 4.601 Caduti noti, figurano 728 civili, 4 partigiani, 30 deportati e 8 internati politici. Il sepolcreto è austero e dignitoso. Le sepolture sono ordinate in 16 grandi riquadri di dimensioni varie, che comprendono da 200 a 432 Salme ciascuno, contrassegnati dalle lettere “A” sino alla “Z”. Le 4.783 tombe, ciascuna delle quali è contraddistinta da un cippo granitico con targa di bronzo su cui figura, in rilievo, il nominativo del Caduto preceduto dal grado militare oppure dalla qualifica di “ignoto”.

Nel Cimitero militare italiano di Amburgo sono invece raccolte le Spoglie di 5.849 nostri connazionali (prigionieri di guerra, internati, lavoratori civili), deceduti dal 1943 al 1945 in 709 località delle Regioni SchleswigHolstein, Westfalia Settentrionale, Bassa Sassonia. Di tali Resti 5.677 appartengono a Caduti noti e 172 a Caduti ignoti. Nell’area cimiteriale assegnata all’Italia, il cui complesso si presenta grandioso e solenne, sorge il Monumento dedicato ai Caduti, costituito da un’altissima croce con un antistante Altare. Entro 5 riquadri si allineano le 5.849 tombe, ciascuna contraddistinta da un cippo di granito sulla cui faccia superiore è scolpito il nominativo del Caduto, preceduto dal grado. I 172 Cippi che contraddistinguono le tombe dei Caduti rimasti sconosciuti, riportano l’incisione “ignoto”. Alla manutenzione (logicamente per la parte italiana) dei Cimiteri militari di Amburgo e Francoforte provvede il Commissariato Generale che invia annualmente fondi al Consolato di competenza che procede a stipulare contratti con ditte locali”.

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