Home dal Comune Lo spauracchio dei lavori del Giubileo del 2000 approda in Consiglio, polemiche e chiarimenti

Lo spauracchio dei lavori del Giubileo del 2000 approda in Consiglio, polemiche e chiarimenti

da Cosimo Saracino
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La vicenda giudiziaria sui lavori del Giubileo del 2000, finita con un nulla di fatto, è ritornata come spauracchio durante i lavori del Consiglio comunale che si è tenuto ieri sera. Una polemica sfociata in un un intervento chiarificatore dell’amministratore della PolyCrystalLine CDMO srl. Al centro la discussione sulla variante dello strumento urbanistico per la realizzazione di un opificio industriale per la ricerca, lo sviluppo e la produzione di prodotti farmaceutici di base a Mesagne. Dopo l’intervento del vicesindaco Semeraro, che ha spiegato i motivi per l’accoglimento della delibera, sono intervenuti altri consiglieri. Tra questi l’arch. Carlo Ferraro in quota MoVimento 5 Stelle. Il consigliere di opposizione ha ricordato che a sua memoria “anche per i lavori del Giubileo del 2000 fatti a Mesagne si diceva che le carte erano apposto. Ma questo non basta occorre una decisione politica della giunta che sia chiara”. Ferraro, sentito stamattina, ha chiarito che non era sua intenzione “far tintinnare le manette”, ma era solo un paragone per richiamare tutti all’essenza delle decisioni politiche. In Consiglio comunale per rispondere a Ferraro è intervenuto Dino Crusi che ha ricordato come finì il processo giudiziario e il danno che provocarono le polemiche e i dubbi senza fondamento. Anche il Sindaco Toni Matarrelli nel suo intervento ha dichiarato che da giovane amministratore votò una delibera per la costituzione di parte civile di cui si è pentito amaramente.

Stamattina su questa vicenda è intervenuto l’amministratore della PolyCrystalLine CDMO srl, Stefano Giaffreda che su facebook ha scritto: “Mi ero ripromesso di non scrivere nulla a riguardo, ma la mia onestà intellettuale mi impone di intervenire succintamente. In premessa, intendo manifestare gratitudine, in nome e per conto della PolyCrystalLine CDMO srl e della PolyCrystalLine SPA di Bologna, verso l’intera amministrazione comunale per aver creduto e sostenuto un progetto che, pur ambizioso, confidiamo realizzerà grandi soddisfazioni, non solo in termini economici ma anche occupazionali.

In merito a ciò, e muovendo da considerazioni allusive espresse dall’opposizione consiliare, tengo a precisare che le risorse umane da inserire saranno intenzionalmente selezionate sul territorio. Sarebbe infatti poco imprenditoriale allestire una struttura a Mesagne per poi far lavorare professionisti extraterritoriali o addirittura extraregionali.

Vorrei inoltre rassicurare gli inquieti che la PolyCrystalLine è tradizionalmente abituata a muoversi osservando con scrupolo regole, normative e leggi dello Stato, proprio perché il modo di fare impresa che ha inscritto nella propria costituzione originaria deve essere differente da modelli che appartengono ad un passato troppo spesso equivoco. Noi rappresentiamo una nuova generazione ed a noi spettano l’onere e l’onore del cambiamento.

A tal proposito, mi è particolarmente dispiaciuta la sortita di uno degli esponenti della opposizione nella massima assise, quando ha paragonato il nostro progetto ad esempi trascorsi in altra epoca, in cui gli imprenditori coinvolti hanno dovuto sfilare in Procura. Ribadisco, ove mai fosse necessario, che chi teme quei rigurgiti dal passato potrà dormire sonni tranquilli: per la nostra impresa la stretta osservanza della legge è un dogma.

Ultima considerazione, che però è strettamente personale: in altre realtà territoriali, davanti ad un progetto di tale portata e con un così alto tasso di innovazione, in caso di perplessità o necessità di chiarimenti ulteriori non erogabili dagli uffici tecnici, si sarebbe interpellato lo stesso imprenditore (o il progettista) per una analisi più approfondita. In questa occasione, invece, chi ha pur lecitamente sollevato tali perplessità, ha preferito lanciarsi in ricostruzioni fantasiose e allusive che non trovano ragione nella realtà dei fatti e nella onorabilità dei protagonisti. Questo, nonostante sia ben nota la mia disponibilità al confronto.

Ciò detto, concludo manifestando la mia piena soddisfazione, e quella delle società che rappresento, rispetto al risultato ed all’approvazione ottenuta: da mesagnese orgoglioso di questa città sono pronto a dare un contributo reale allo sviluppo di questo gran bel territorio”.

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