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Le proposte del Partito Democratico di Mesagne per la città

da Cosimo Saracino
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Nel corso della riunione tra il Sindaco e i capigruppo della minoranza in vista della “fase 2”, il partito democratico di Mesagne, attraverso il suo capogruppo Rosanna Saracino, ha avanzato una serie di proposte affinché si possa studiare un piano comunale per la ripartenza. Le ipotesi avanzate e poste all’attenzione dell’amministrazione comunale sono, naturalmente, suscettibili di aggiornamento in seguito al DPCM che il Presidente del Consiglio dovrebbe varare nelle prossime ore. Sulla scorta di quanto anche altri comuni stanno facendo, spicca in particolare l’esempio di Lucca che ha predisposto un piano da 12 milioni di euro (certamente non alla portata del nostro bilancio), abbiamo chiesto che si studi la fattibilità di alcune soluzioni. Sul piano delle attività produttive proponiamo che si preveda la sospensione della tassa sull’occupazione del suolo pubblico fino alla fine del 2020, che si valuti la possibilità di creare un fondo a sostegno delle attività commerciali che utilizzano locali in affitto, che si favorisca la creazione di consorzi tra esercenti per settori omogenei di attività al fine di facilitare e sostenere l’acquisto di impiantistica e strumentazione per la sanificazione, oltre che di dispositivi di protezione individuale. Per ciò che concerne i tributi locali, in attesa che il governo vari la moratoria su interessi e more per chi non fosse nelle condizioni di pagare in primi acconti della nuova IMU (IMU + TASI) e della TARI, abbiamo proposto che si verifichi la possibilità di costituire un fondo per esentare dal pagamento della TARI le fasce più deboli ed esposte agli effetti dell’emergenza coronavirus. Per quanto riguarda il sostegno alle famiglie, in particolar modo per quei nuclei famigliari in cui entrambi i genitori lavorano,  abbiamo chiesto che si consideri la possibilità di utilizzare l’art. 48 del decreto “Cura Italia” per potenziare i servizi dell’asilo nido comunale e studiare un piano dei servizi sociali per organizzare centri famiglia, campi scuola, centri estivi condominiali in collaborazione con il terzo settore e le parrocchie. Abbiamo chiesto inoltre che si inizi a pensare a quando saranno riaperte le aree a verde attrezzato, che sono una possibilità per tanti che hanno vissuto la quarantena in spazi ridottissimi. E’ quanto mai necessario, però, che non si creino assembramenti e sia garantito il giusto distanziamento, pertanto riteniamo sia opportuno destinare personale, dai vigili urbani ai volontari della protezione civile, al controllo delle suddette aree ed inoltre sarebbe il caso di rendere fruibili i giardini antistanti le scuole comunali al fine di decongestionare la villa comunale e il parco Potì che potrebbero essere i luoghi di maggiore aggregazione.

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