Home Attualità Le campagne invase dalla spazzatura, “A mano a mano per Muro Tenente” ne recupera cento sacchi

Le campagne invase dalla spazzatura, “A mano a mano per Muro Tenente” ne recupera cento sacchi

da Cosimo Saracino
0 commento 172 visite

«L’inciviltà e l’inquinamento è una battaglia che vogliamo vincere»: è questa la dichiarazione dell’archeologo Christian Napolitano al termine dell’iniziativa ambientalista “A mano a mano per Muro Tenente” organizzata dalla cooperativa “Impact” per domenica 24 marzo, che ha raccolto ben 115 sacchi di immondizia differenziata lungo la “Salento Muro”, la strada provinciale 73.

Con mascherine, guanti, e anche zappe, si sono sporcate le mani i volontari del gruppo “Un sacco di gente con il sacco”, i soci de “La Manovella”, volontari di Sea Shepherd provenienti da Lecce, e tanti mesagnesi che dalle 9 alle 14 hanno voluto rendere più pulito l’ambiente in cui respiriamo, culla della nostra antica identità storica.

Onduline d’amianto, batterie e taniche di oli esausti, scarti di lavorazione industriale, rifiuti solidi urbani, tuniche da cerimonia di prete, materiale ferroso di varia natura, nonché carcasse di cani chiuse nei sacchetti e cavalli macellati: questa l’inciviltà che ci rappresenta nei pressi del Parco Archeologico di Muro Tenente. Ancora una volta, dalle montagne di immondizia sono sbucati fuori nomi di cittadini mesagnesi e latianesi.

«I soliti di Latiano, residenti nella zona 167» prosegue l’archeologo Napolitano «che non pagano la Tari. E potremmo averne le prove concrete incrociando il numero degli utenti che hanno un contratto di allaccio di energia elettrica per uso domestico con il numero dei cittadini che pagano il Tributo sulla spazzatura».

Stesso appello lanciato il 13 marzo scorso dall’associazione “L’isola che non c’è”, presieduta dal giornalista Franco Giuliano, attraverso il quale invitata il comune di Latiano ad avviare una indagine sulla evasione della Tari, nonché un maggiore controllo del territorio attraverso il ricorso all’utilizzo della dozzina di telecamere trappola, acquistate dall’Ente tempo fa.

Stesse telecamere trappola di cui è dotato il comune di Mesagne da diversi anni e che, riposte in un armadietto, non sono mai state utilizzate per il loro scopo.

Nell’attesa di una risposta dei comuni di Mesagne e di Latiano, l’archeologo Christian Napolitano, supportato e appoggiato dai tanti cittadini, ciclisti, sportivi e volontari che, come lui, vorrebbero rimediare al disastro ambientale che compromette la nostra salute, passano all’azione rimboccandosi le maniche, contribuendo a migliorare la vita di tutti. Fabiana Agnello

Potrebbe piacerti anche

QuiMesagne – redazione@quimesagne.it
Testata giornalistica Qui Mesagne registrata presso il Tribunale di Brindisi Registro stampa 4/2015 | Editore: KM 707 Smart Srls Società registrata al ROC – Registro Operatori della Comunicazione n. 31905 del 21/08/2018

Amministratore Unico/Direttore Editoriale: Ivano Rolli  – Direttore Responsabile: Cosimo Saracino

Privacy Policy Cookie Policy

Copyright ©2022 | Km 707 Smart Srls | P.I. 02546150745

Realizzato da MIND