L’artista mesagnese Adriano Radeglia esporrà una sua opera all’evento d’arte contemporanea internazionale denominato: ” /21. ” ad Anagni. Il 21 Agosto ci sarà l’evento inaugurale e la mostra rimarrà aperta fino al 1 settembre. Radeglia presenta la sua opera inedita in ceramica policroma ‘CANTICHE’. “L’arte – commenta l’artista – dà la possibilità di esprimere il sentimento, un pensiero o una visione attraverso ogni vettore. Pregni di tale sentimento, materia, forma e colore mi guidano alla libera immaginazione e così anche un’opera “organica” può raccontare la Commedia Divina… Anche questo è un viaggio onirico che parte dal basso, dalle taglienti e frastagliate lame di piante suicide cariche di rosso sangue, l’Inferno. Da qui protende verso l’alto il Purgatorio, il luogo del sollievo morale e fisico. Petali leggiadri vestiti di verde speranza come anime in armonica ascesa tra ragione e fede in ciclica purificazione verso il luogo dove tutto è eterno ed etereo, Il fiore dell’Eden… É il Paradiso, nella sua luminosa bellezza tale da essere bianco, puramente libero, é il luogo dove regna la poetica della luce, l’eternità e linfinito.”
La mostra sarà visitabile presso la Sala della Ragione, Casa Barnekow, Palazzo Bonifacio VIII ed Associazione Culturale Anagni Viva ex scuderie della residenza papale. /21. È una Mostra d’Arte Contemporanea Internazionale che celebra Dante. Nata dalla sinergia d’intenti e d’azione tra l’Assessorato alla Cultura del Comune di Anagni, rappresentato dal Dott. Carlo Marino, il Dott. Michele Citro, curatore, e l’art director Massimiliano Di Rubba. L’evento artistico-letterario in programma da sabato 21 Agosto a mercoledì 1 Settembre 2021, si configura, principalmente, come una mostra d’arte contemporanea itinerante volta a guidare il visitatore attraverso le bellezze storico-artistiche della città di Anagni valorizzate ancor di più da opere d’arte, pittoriche e plastiche, realizzate artisti provenienti da tutta Italia e dall’estero, atte ad omaggiare il Divin Poeta, di cui nel 2021 si celebra il settecentenario dalla scomparsa e che ricorda Anagni nel XX Canto del Purgatorio: «Perché men paia il mal futuro e ‘l fatto, veggio in Alagna intrar lo fiordaliso, e nel vicario suo Cristo esser catto. Veggiolo un’altra volta esser deriso; veggio rinovellar l’aceto e ‘l fiele, e tra vivi ladroni esser anciso.» (Purgatorio, Canto XX, vv. 85-90)