Home Attualità L’ANPI di Mesagne incontra i ragazzi della “Materdona-Moro”

L’ANPI di Mesagne incontra i ragazzi della “Materdona-Moro”

da Cosimo Saracino
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Questa mattina, presso l’Aula Magna della Scuola Secondaria di I grado “Materdona Moro” e, successivamente, presso la classe 3D del plesso ‘Moro’, di Mesagne, si è tenuto l’ultimo incontro con l’ANPI. La Presidente Dott.ssa Carla Graduata, la vicepresidente Claudia Carone e alcuni membri del Direttivo, Anastasia Ignone e Sonia Bellanova, hanno dialogato con le classi 3FF, 3GG e 3D, guidate dalle rispettive docenti Katia Lanciano per il plesso ‘Materdona’ e Bernadette Castrignanò per il plesso ‘Moro’.

Il progetto ANPI “Giovani di sana e robusta Costituzione” rientra nel percorso trasversale di Educazione Civica promosso dal Dirigente Scolastico Salvatore Fiore.

PAROLE PER DIRE DONNA…PAROLE DELLE DONNE è il tema su cui i ragazzi sono chiamati a confrontarsi oggi, 8 marzo, nella Giornata Internazionale delle Donne che ne celebra le conquiste sociali, economiche, culturali e politiche. Questa giornata però è anche un’occasione per guardare la strada ancora da percorrere, è un’occasione per conoscere le vittorie di chi ci ha preceduto e per prendere parte al cambiamento, insieme. Il 2 giugno 1946, per la prima volta nella storia d’Italia, le donne poterono votare.

Come i loro connazionali maschi, parteciparono al Referendum per scegliere se mantenere la monarchia o trasformare l’Italia in una Repubblica e alle elezioni politiche per eleggere i propri rappresentanti all’Assemblea Costituente. Fra questi il numero delle donne era piuttosto basso: solo 21 elette su 558 componenti. Eppure, le italiane avevano partecipato attivamente alla Resistenza, sia come staffette partigiane sia come combattenti vere e proprie, dando prova, oltre che di coraggio, anche di una grande consapevolezza dei loro diritti e di una chiara voglia di partecipare alla vita politica nazionale.

Storie di donne per raccontare alle nuove generazioni le conquiste ottenute e passare loro il testimone per la creazione di una società più equa e attenta ai diritti di tutte e di tutti. Ancora oggi, le donne sono vittime di una lunga serie di luoghi comuni che ostacolano la loro partecipazione alla vita sociale e civile: sono i cosiddetti stereotipi, cioè idee preconcette che si basano su una visione semplificata e distorta della realtà. Vincere gli stereotipi è il primo passo verso la parità di genere, cioè la parità di diritti e opportunità tra uomini e donne.

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