Home Attualità La “Musica proibita” per la Giornata della Memoria al Ferdinando

La “Musica proibita” per la Giornata della Memoria al Ferdinando

da Cosimo Saracino
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Dal profilo dell’ANPI di Mesagne prendiamo e pubblichiamo questo resoconto della seconda parte della giornata vissuta nell’istituto EPIFANIO Ferdinando

Breve cronistoria toccante di ANASTASIA IGNONE sulla seconda parte della GIORNATA DELLA MEMORIA organizzata dal Liceo scientifico di Mesagne.

La professoressa Marcella Divggiano inizia parlando della musica come forma di resistenza.
La musica usata per umiliare gli ebrei, le persone più fragili: le facevano ballare nude al freddo.
La prof vuol comunicare che la musica è umanità
Ottobre 1941 Hitler stabilì che gli ebrei della Cecoslovacchia dovevano essere insediati in Theresienstad prima di esser trasferiti nei campi di concentramento.
Molti di loro erano direttori d’orchestra, musicisti.
La gente gioiva poiché pensava di andare in un posto bello. Nel momento in cui arrivavano nel posto si rendevano conto .
“Ci portarono fino all’alloggio, immondizia maleodorante, niente fornello, niente letto…lo spazio era insufficiente. Un brutto segno era l’attivo del rabbino e il consiglio ebraico che doveva coordinare i dialoghi tra gli ebrei e i nazisti, fautori di questa città dell’inganno”

Testo tratto dal libro “Hitler regala una città agli ebrei” di Dario Oliveri Città dell’inganno.
Si procede ad uno Sfoltimento, s’inseriscono tutte le persone che avevano un aspetto dignitoso e vengono allestiti dei palchi per mettere in opera qualcosa per i bambini, visto che doveva esserci la visita della croce Rossa.
I nazisti decidono di fare un documentario sugli ebrei per farli passare come gente menefreghista che si divertiva
” mentre a Theresienstad ballano e bevono, i nostri soldati combattono”. Questo facevano passare i nazisti ai tg dell’epoca.
Ilse Weber internata insieme al marito ed al figlio l’8 febbraio 1942.
Il suo più grande sogno è quello di scrivere libri per l’infanzia: fece audiolibri con una radio dell’epoca.
Nell’aprile del 1938 fa una scelta dolorosa: mandare il figlio nel nord dell’Europa per poterlo salvare.
Ilse Weber si presenta come infermiera pediatrica, allestisce un piccolo ospedale: musicoterapia …recita di poesie, si procura clandestinamente una chitarra. Lei canta per i bambini, gli anziani. Riesce a fare produrre 4000 disegni e 60 poesie dei bambini.
Ilse, nel momento in cui stavano per essere deportati i bambini, decide di seguirli, nonostante il marito si fosse salvato.
Ilse, una volta deportata, entra nelle docce/camere a gas coi bambini che cantavano mentre la loro vita stava per finire.
La professoressa Di Viggiano, con la sua voce, ha incantato l’aula magna: le sue corde erano soavi
Alcuni alunni hanno letto le poesie di Ilse Weber
Il maestro Gabriele Greco accarezzava i tasti come fossero petali di papavero.

 

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