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La corsa della New Virtus si ferma a Cerignola

da Cosimo Saracino
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Alla fine arriva la sconfitta. Si ferma a sette vittorie consecutive la striscia positiva di coach Bray alla guida della New Virtus, ma è una battuta d’arresto che deve essere accettata senza particolari affanni, perché giunta in trasferta contro la corazzata Cerignola, indiscussa capolista con 15 vittorie su altrettanti incontri. In avvio coach Bray schiera Crovace, Dekic, Gualano, Trionfo e Risolo, mentre coach Vozza risponde con Pappalardo, Jonikas, Gvezda uskas, Romano e Musci.
L’inizio di gara è subito in salita. Cerignola preme sull’acceleratore e riesce a mettere distanza sfruttando la buona giornata di Pappalardo e Gvezdauskas, che riescono a segnare con altissime percentuali da ogni parte del parquet. In realtà l’approccio della Virtus è molto al di sotto delle aspettative: l’attacco appare piuttosto sterile, mentre la difesa risulta più morbida del solito. Basti pensare che il secondo quarto sarà chiuso con zero falli commessi. Tra mille difficoltà, il primo tempo gialloblu si chiude sotto per 55-31. L’inizio di ripresa vede una Virtus finalmente sul pezzo: coach Bray alza l’intensità difensiva e questo consente agli ospiti di iniziare a ricucire lo svantaggio, sfruttando anche una circolazione di palla più rapida ed un attacco finalmente sbloccatosi mentalmente. Rientrato in partita fino al -6, a 2 minuti e 50 dal termine, il Mesagne ha la palla del -4, ma la fallisce subendo, invece, il contropiede del -8, sul quale, di fatto, la partita si spegne. I gialloblu sono costretti a forzare le giocate, mentre i padroni di casa possono contare sul cronometro a favore, chiudendo sul 93-79.
“Con la stessa onestà con la quale parlai di sconfitta immeritata con il Molfetta, oggi posso parlare di sconfitta meritata”, ammette coach Bray. “La sconfitta è meritata perché le partite durano 40 minuti ed è impensabile pensare di poter fare risultato sul campo della capolista se si giocano solo 20 minuti di gara. Abbiamo regalato il primo tempo ai nostri avversari ed è stato difficile rientrare in partita. Ci siamo riusciti parzialmente, arrivando fino al -6, e questo è quello che vedo nel bicchiere mezzo pieno di oggi, insieme ai 79 punti fatti in casa del Cerignola, che è senza dubbio la formazione più forte del girone. E’ una sconfitta salutare, che ci riporta con i piedi per terra e ci fa capire quali sono i nostri limiti”.
Cerignola-Mesagne 93-79
(32-17, 55-31, 75-59, 93-79)
Cerignola: D’Anna, Gvezdauskas 23, Iaia 4, Jonikas 10, Musci 17, Pappalardo 37, Pepe, Pirrone, Romano 2, Russo ne. All. Vozza.
Mesagne: Crovace 7, Gualano 22, Trionfo 22, Pavlovic 18, Risolo 5, Dekic 3, Gallo 2, Orlandino, Tortorella, Brusa. All. Bray.
Mauro Poci

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