Home Attualità Interconnessione Tap-Snam: No dei comuni, esautorata la Soprintendenza di Lecce

Interconnessione Tap-Snam: No dei comuni, esautorata la Soprintendenza di Lecce

da Cosimo Saracino
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Nella foto chilometri di tubi depositati a Costa Morena. Saranno quelli per la TAP?

Nella foto chilometri di tubi depositati a Costa Morena. Saranno quelli per la TAP?

Il percorso dell’Interconnessione SNAM parte dalla centrale PRT di TAP a Melendugno, per poi attraversare i territori di Vernole, Castrì, Lizzanello, Lecce, Surbo, Torchiarolo, San Pietro Vernotico, fino ad arrivare Brindisi. Sono circa 55 chilometri in totale, aggiuntivi rispetto al progetto TAP, di cui oltre 22 chilometri nel territorio di Lecce.

Il progetto ha già ottenuto la valutazione di impatto ambientale positiva e ora, per completare l’iter autorizzativo, attende il rilascio dell’autorizzazione unica da parte del Ministero dello Sviluppo economico. Dunque, ieri c‘è stato questo primo incontro, al quale tutti i Comuni coinvolti nel procedimento hanno espresso il proprio NO, ad eccezione del Comune di Brindisi, sotto commissariamento, che ha dato parere favorevole. I Comuni di Surbo, Torchiarolo e San Pietro Vernotico, pur non presenti, hanno fatto pervenire la delibera di contrarietà all’opera.

La Regione Puglia, invece, non ha preso parte alla conferenza di servizi, dichiarando di non avere elementi tecnici sufficienti per poter esprimere un parere. In quest’incontro si è verificato un fatto alquanto insolito, per il quale al momento si fatica a trovare una spiegazione. Al tavolo era presente anche la Soprintendenza dei Beni culturali di Lecce, la quale avrebbe dato parere negativo al progetto, ma la Presidenza del Consiglio l’ha esautorata, togliendole la possibilità di esprimere le proprie deduzioni.

Questa decisione è stata resa nota da una comunicazione della Direzione generale del Ministero dei Beni Culturali. Ad esprimersi sugli aspetti paesaggistici dovrà essere ora, con parere vincolante, la Soprintendenza regionale, che comunque dovrebbe sostenere la propria contrarietà.

Cosa farà il Governo di fronte al parere contrario della quasi totalità dei Comuni e della Soprintendenza ai Beni culturali, ed eventualmente della Regione?

fonte tagpress.it

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