Papa Francesco si affida allo scrittore mesagnese don Luigi Maria Epicoco per parlare di celibato intoccabile dei sacerdoti e di altri punti chiave della fede cristiana. A darne notizia è stato ieri il quotidiano Repubblica che anticipa la decisione del Pontefice di pubblicare un libro proprio dedicato a Papa Wojtyla intitolato “San Giovanni Paolo Magno” (edizione San Paolo). Si tratta di una intervista con don Gino Epicoco in uscita per i 100 anni dalla nascita del Papa polacco. Una riflessione che nei fatti va proprio a riscrivere la narrazione distorta del suo rapporto con il vescovo di Roma che quando la sera del 16 ottobre del 1978 si affacciò su piazza San Pietro e disse di essere venuto “da un paese lontano”. “Sembra che i miei fratelli cardinali siano andati a prenderlo (il Papa, ndr) quasi alla fine del mondo” disse invece Francesco quando venne eletto il 13 marzo del 2013 ispirato a mostrare un legame con il papa che sarebbe poi diventato Santo. C’è tutto un mondo che ritiene che Francesco stia tradendo la teologia morale di Wojtyla, dal celibato dei preti alla comunione ai divorziati risposati e che lo giudica per questo eretico. Adesso il Papa vuole spiegare bene e si è affidato alla mano del sacerdote mesagnese.
