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Il Comune di Brindisi mette a bando i terreni confiscati per agricoltura sociale

da Cosimo Saracino
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Il Comune di Brindisi ha avviato la procedura per l’affidamento in concessione gratuita dei terreni confiscati alla mafia nell’agro comunale. Si tratta di 40 ettari sottratti alla criminalità organizzata che saranno concessi ad organizzazioni del privato sociale attraverso un avviso pubblico per la realizzazione di un progetto di innovazione sociale in ambito rurale. I termini dell’Avviso pubblico sono stati presentati oggi a Palazzo di città.

Affiancare alle funzioni agricole produttive tipiche di un’azienda agricola attività di inserimento lavorativo per soggetti svantaggiati, apprendimento in situazione e approccio al lavoro agricolo per giovani disoccupati, partecipazione della comunità locale, valorizzazione dell’identità rurale e dei prodotti tipici del territorio di Brindisi: questi sono gli scopi dell’Avviso pubblico che il Comune di Brindisi sta pubblicando per affidare in comodato gratuito tutti i suoi terreni derivanti negli anni da procedure di confisca.

I terreni, suddivisi in 46 particelle e 5 lotti, hanno una superficie complessiva di circa 40 ettari e si trovano a Tuturano. Ai partecipanti all’Avviso pubblico, l’amministrazione comunale chiede di redigere una proposta progettuale tesa al miglioramento e allo sviluppo del bene e che, nel rispetto delle prescrizioni dei decreti di destinazione, siano maggiormente rispondenti all’interesse pubblico e alle finalità della Legge 07/03/1996 n. 109 (Disposizioni in materia di gestione e destinazione di beni sequestrati o confiscati) e dell’art. 48 comma 3, lettera c) del D.Lgs del 06/09/2011 n. 159 (Codice delle leggi antimafia e delle misure di prevenzione – destinazione beni confiscati).
Le proposte saranno valutate sulla base della qualità del progetto e del contributo allo sviluppo del territorio in riferimento alle ricadute sociali ed occupazionali, alla partecipazione della comunità locale e al partenariato proposto. La concessione sarà rilasciata per un periodo di dieci anni, per dare la possibilità al futuro gestore di pianificare investimenti nel medio e lungo periodo e garantire sostenibilità e continuità nelle attività.

Per l’assessore alla Programmazione economica Roberto Covolo (con delega ai beni confiscati): “Il bando per la concessione dei terreni confiscati per progetti di innovazione sociale in ambito rurale è un segno concreto dal duplice significato: da un lato la comunità locale si riappropria di un bene sottratto all’economia criminale, dall’altro si avvia un percorso sociale ed economico per lo sviluppo del territorio e la creazione di posti di lavoro”.

“La nostra terra ha già pagato un tributo elevato a causa della criminalità – spiega il sindaco Riccardo Rossi – ed ora dobbiamo riprenderci ciò che è stato sottratto. E’ la prima volta che il Comune mette a bando terreni confiscati”. “Questo territorio è stato martoriato e l’attenzione deve restare alta – precisa l’assessore al Bilancio Cristiano D’Errico -. Cominciamo il percorso di ripresa con questi 40 ettari per proseguire anche attraverso altre misure. E’ l’inizio”.

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