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“Grazie a chi”, ovvero i ricordi musicali del prof. Cosimo Milone

da Cosimo Saracino
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(di Rino Carparelli) – Continuando nella ricostruzione, sebbene parziale e a volte lacunosa o imprecisa, dei fatti musicali
degni di essere ricordati che si sono succeduti nella nostra città, decidiamo di andare a trovare il
Prof. Cosimo Milone nella sua casa di campagna dove si gode la meritata pensione.
Ci tiene a far sapere che molte cose realizzate, in questo caso nell’ambito musicale, sono dovute a
qualcuno che se n’è interessato.
I suoi ricordi cominciano dal 1960 quando la Banda Cittadina, precedentemente diretta e portata al
massimo livello artistico nel secondo dopoguerra dal Maestro Gioacchino LIGONZO, a corto di
musicanti e con la lungimiranza di uno dei suoi componenti più attivi, Me štru Cici Caliolo ,
organizza un corso di musica per strumenti a fiato. Le lezioni vengono affidate al Maestro latianese
Angelo Fanelli però residente a Manduria. Così, vista la distanza impegnativa da percorrere per
quegli anni, gli si assegna una piccola abitazione al primo piano del palazzo municipale, dove era
sede l’antica scuola pubblica mesagnese. Quel corso venne frequentato anche da due dei miei fratelli
maggiori, Francesco e Mario Carmelo con lo studio del sassofono, dai quali poi anche io ho avuto i
primi input musicali.
(Ci riserviamo di approfondire la partecipazione alla vita musicale mesagnese del compianto vigile
Carmelo Rosato che, innamorato della musica lirico-bandistica, sostenne con passione un comitato
pro-banda rivestendone per diverso tempo l’incarico di presidente).
I “ragazzi” crescono e così i vari Milone, De Bonis, Carparelli, ecc. vengono richiesti anche a
Brindisi in un complesso più grande che si muove in tournée in varie località del Sud Italia
riscuotendo discreti successi. Punta di diamante di questa formazione il soprano Anna Violante e il
suo direttore, il Maestro Selicato (curiosamente il suo vero impiego era di Direttore dell’Ufficio di
Collocamento). Stando ad alcune descrizioni raccolte le prove venivano svolte probabilmente nel
Torrione delle Mura di Difesa su Via del Mare, sempre a Brindisi.
Al professore Milone, classe 1947 piace ricordare il vecchio detto mesagnese che gli ripetevano i
suoi genitori “la chitarra e la šcuppetta portunu la casa netta” (“la passione per la musica e la caccia
non danno sicurezza economica alla famiglia” anzi, la impoveriscono!) ma, nonostante questo
“anatema” , insegue la sua passione e decide di andare a studiare il clarinetto al Conservatorio “Tito
Schipa” di Lecce nella classe del famoso Prof. Reino.
Alterna l’attività bandistica a quella di musica leggera e nel 1966 forma un complesso suonando il
sax alto ne “I Messapi”. Gli altri componenti erano: Augusto Falcone (bancario) alla chitarra;
Valerio Massafra (agente di commercio) al basso; Mario Nacci (impiegato), che ospitava le prove in
casa sua, alla batteria; il compianto Fernando Pasimeni (Prof. di Italiano divenuto Preside della
scuola media Aldo Moro) alla chitarra.
Nel 1967 un suo amico con vocazione religiosa che purtoppo non è più con noi, Franco Muscio, lo
sprona a organizzare il 1° Festival “Voci nostre”. Le prove vennero svolte nel salone parrocchiale
della Ss. Annunziata (avevamo già parlato dell’attenzione che riponeva Don Francesco Campana
nell’ospitare giovani appassionati di teatro e musica) anche se le serate si svolsero presso il Teatro
del Carmine. Vista la buona partecipazione di giovani cantanti e il riscontro del pubblico l’allora
Sindaco De Mauro convocò il Prof. Milone presso gli uffici comunali dove, alla presenza del
comandante dei vigili Sig. Bilancini, si congratulò con gli organizzatori con un buffet di pasticcini.
Questo fatto incoraggiò il giovane Cosimo a continuare su questa strada tanto che, a scadenze
sempre più ravvicinate, entro il Dicembre 1970 si erano già tenute 5 edizioni del citato festival
canoro.
Già un anno prima, il nostro Prof. Milone, aveva ricevuto il prestigioso incarico nei corsi di
Orientamento Musicale dell’A.N.B.I.M.A. (Associazione Bande Italiane Musicali Autonome). E mi
dice testualmente: “Ci tengo a precisare che anche in questo caso l’artefice fu il sempre molto attivo
Me štru Cici Caliolo che si era interessato al bene e alla crescita della Banda Cittadina e che da
questo corso sono usciti molti professionisti della musica che oggi fanno brillare il paese”!
Dal 1970 e per alcuni anni è costretto ad allontanarsi da Mesagne per insegnare Educazione
Musicale nella scuola media di Bellano e Dervio (sul Lago di Como, attualmente in Provincia di
Lecco) ma, ogni estate durante le ferie, impegna la sua arte musicale nell’Orchestra Spettacolo del ​
Maestro Bernardino CIRACI’ di Villa Castelli (in questa formazione sono stati impegnati per varie
stagioni molti mesagnesi, compreso chi scrive). Durante una di queste tournée, nel 1971, trova il
tempo di sposare la Signora Concetta.
Per fortuna nel 1975 ottiene il trasferimento nella Scuola Media di San Vito dei Normanni e l’anno
successivo finalmente riceve la cattedra a Mesagne presso la Maya Materdona (dove resterà fino
alla pensione).
Incontra nel 1977 il poeta Francesco Bardicchia che, continuamente alla ricerca di musicisti che
potevano mettere in musica le sue creazioni, gli affida vari testi: la prima composizione sarà
“Ciucciaredda” a cui seguiranno altre canzonette in vernacolo.
In seguito avvia un sodalizio con Franco Esperti, appassionato di teatro: nascono i primi varietà e
viene fondato il gruppo “Misciagni nue š tru” (il nome fu suggerito dal priore carmelitano
Padre Angelo) , un sodalizio che ha dato molto e continua a dare sul territorio.
Un ricordo scolpito negli occhi del Prof. Milone riguarda la sua infanzia quando prestava i suoi
servizi nella “cantina” (le nostrane fiaschetterie) sita nel vicolo alle spalle della Chiesa di San
Leonardo. Avendo di fronte, ad un primo piano di P.zza Criscuolo, il Teatrino della Società Operaia
approfittava di qualche momento libero per andare a spiare le messe in scena. Mitica una
rappresentazione, probabilmente un “Pernia e Cola”, con un povero ciuco che fu invitato a salire su
per quelle scale. Fine del “Grazie a chi”?
(continua ……. sono gradite integrazioni e/o correzioni).
Nelle foto allegate: Prof. Cosimo Milone in relax, alla direzione di un concerto, nella formazione “I
Messapi”, una locandina fornita gentilmente dalla Famiglia Stanisci..

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1 commento

Giancarlo Fontana sabato, 22 Ottobre 2022 - 8:51

Mi piace aggiungere, anche, in questa splendida cronistoria, il periodo che Cosimo ha dedicato alla parrocchia Mater Domini, negli anni 80, per fare nascere un gruppo corale che veniva accompagnato, alcune volte, anche da un gruppo di ragazzi che allora facevano parte di un complesso musicale, della parrocchia, chiamato “EMISFERO” (allora c’erano le messe beat) formato da me alla chitarra e voce, Giancarlo Colelli alla batteria, Carmelo Mengasi alla chitarra, Angelo Santoro al basso e Angelo Esperte alla tastiera e ricordo l’amore e la passione che, con lui, aumentavano anche in noi giovani e la voglia di rivederci per le prove aumentava sempre di più. Cosimo è stata sempre una persona a modo, gentile, amichevole ma, soprattutto, professionale. È sempre stato un perfezionista della musica e mai banale. Buona pensione Cosimo, goditela, anche perché meritata. Un abbraccio.

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