Home Attualità Esclusione progetto Eurovelo 5, PD Mesagne: “A peggio non c’è mai fine”

Esclusione progetto Eurovelo 5, PD Mesagne: “A peggio non c’è mai fine”

da Cosimo Saracino
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pdCOMUNICATO CIRCOLO PD MESAGNE: Apprendiamo dalla stampa locale di oggi che il comune di Mesagne ha perso il finanziamento relativo al bando regionale per la realizzazione di percorsi ciclabili e/o ciclopedonali, per il quale era stato candidato il progetto “Eurovelo 5” che prevedeva la riqualificazione della pista ciclabile di via Marconi. Sul merito del progetto e sull’iter amministrativo avevamo espresso, già a tempo debito, non poche perplessità, come è possibile riscontrare dal verbale del consiglio comunale del 8 giugno 2017. Oggi constatiamo amaramente che una vicenda cominciata male, se possibile, è finita peggio. Alla beffa va aggiunto il danno, questa volta consistente, per il Comune, e quindi per i cittadini tutti, ammontante a 42.700 € (quarantaduemila e settecento euro) che l’Amministrazione ha impiegato per affidare un incarico esterno di progettazione alla società barese “Tecnomobility s.n.c.”. Affidamento peraltro effettuato in violazione del Regolamento per l’affidamento degli incarichi attinenti all’architettura, all’ingegneria e complementari di importi inferiori ad  100.000 € (centomila euro). Interpellato dalla stampa locale il consigliere D’Ancona, delegato alla manutenzione pubblica, ha dichiarato quanto segue: “Purtroppo è così, siamo stati esclusi. Gli uffici non hanno allegato un documento richiesto dal bando di concorso e senza il quale il progetto è stato escluso”. Quindi, come nel caso del finanziamento per il Castello perso nel 2015, e come sempre accade di fronte ad un insuccesso amministrativo della Giunta Molfetta, la responsabilità è degli “uffici” ( ma non avevano fatto la rivoluzione copernicana della macchina amministrativa?). Ricordiamo a D’Ancona e agli altri esponenti della maggioranza che intanto un Comune con poco meno di 30.000 (trentamila) abitanti come Mesagne è da mesi sprovvisto di un assessore all’Urbanistica ed ai Lavori Pubblici, senza dimenticare che il Sindaco tiene per sé anche la delega al Bilancio. Gli stessi settori sarebbero stati affidati, ma senza decreto, ai rispettivi presidenti delle commissioni consiliari, cioè Ture e lo stesso D’Ancona. Una cosa mai vista prima! Una scelta irresponsabile, che la città già paga e continuerà a pagare, dovuta allo stallo in vista delle elezioni politiche di Marzo, dopo le quali forse è prevista una rivisitazione del quadro di Giunta. Nel mentre ci saremmo aspettati delle scuse alla città quanto mai doverose e opportune, la maggioranza rilancia. Infatti, in barba alla più minima correttezza istituzionale e come se chiunque ormai possa parlare a nome del Comune, ha sentito l’esigenza di tornare alla carica, non si capisce bene a che titolo, l’ex assessore Palma Librato, la quale ha dichiarato poche ore fa di aver scritto alla Regione per chiarire che l’assenza della determina dirigenziale di approvazione della relazione di mobilità, la stessa che lo staff esterno lautamente pagato ed evidentemente anche lei che era ancora in carica non aveva ritenuto necessaria, non può essere motivo di esclusione del progetto dal bando di gara. Non c’è che dire: al peggio non c’è mai fine!

Partito Democratico – circolo di Mesagne.

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