Home Dal Territorio Domenica 26 febbraio parte la petizione popolare per l’adozione del PEBA

Domenica 26 febbraio parte la petizione popolare per l’adozione del PEBA

da Cosimo Saracino
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pebaSe il Comune non ci sente, allora gli regaliamo tremila voci. E’ l’obiettivo che ItaliAbile, associazione no profit che si occupa di sociale e di sport e turismo per tutti, e delle varie associazione che aderiscono all’iniziativa, si prefigge di raggiungere con la petizione di raccolta firme a sostegno dell’ adozione del PEBA, che si svolgerà Domenica 26 febbraio prossimo dalle ore 9:00 – 13:00, contemporaneamente presso la villa Comunale e il parco Potì (ex campo sportivo). E’ il momento di alzare democraticamente la voce e affermare i diritti inalienabili e quelli riconosciuti per legge in materia di abbattimento delle barriere architettoniche. Questi sono appunto i piani PEBA che sin dal 1986, e successive leggi, sono diventati strumenti giuridici e quindi obbligatori per i Comuni per quanto riguarda l’eliminazione delle barriere architettoniche, la cui violazione comporta anche sanzioni penali previste dalla L. 104/92 art. 24 comma 7).

cosimo lupoA Mesagne – ci dice il presidente di ItaliAbile, Cosimo Lupo, – non è mai stato fatto un censimento degli ostacoli ne tantomeno un piano PEBA, nonostante l’ Art. 32, Comma 21, della Legge n.° 41 del 1986 e i Piani Integrativi per lo Spazio Urbano (PISU) di cui all’art. 24, comma 9, della Legge n. 104 del 1992 lo prevedono Nel 2015, ItaliAbile aveva organizzato un convegno sui PEBA e, stando alla presenza dei convenuti, tutto lasciava pensare che la volontà amministrativa era decisa a dotarsi di questo strumento giuridico. Nonostante un paio di solleciti via litterae, tutto è rimasto inascoltato così come le nostre richiesta di finanziare i PEBA tramite una quota annuale non inferiore al 10% delle entrate derivanti dagli oneri di urbanizzazione e costi di costruzione, peraltro non utilizzabile per l’adeguamento di opere realizzate dopo il 22/7/78 (data di promulgazione del DPR-384/78, poi sostituito dal DPR 503/96) in quanto opere che avrebbero dovuto essere già conformi; e questa la dice tutta sull’inefficienza e l’indifferenza dell’amministrazione comunale. Raccoglieremo oltre 2.000 firme è l’auspicio di ItaliAbile così da dare voce per esempio al disabile che non può attraversare la segnaletica pedonale perché presenti i marciapiedi da entrambi i lati, per il non vedente perché Mesagne è priva di percorsi con scrittura braille, al ciclista che rischia di imbattersi in una delle migliaia di buche che fanno da ornamento sulle nostre strade, alla ragazza coi tacchi che deve stare molto attenta a visitare il nostro centro storico, all’automobilista costretto a schivare grosse buche e a muoversi in presenza di inesistente segnaletica sulle strade (strisce bianche divisorie, ma in compenso i parcheggi a pagamento sono ben visibili), alla vecchietta costretta a muoversi pericolosamente sulla strada per il disfacimento dei nostri marciapiedi.

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