Copertino, la città da dove partì dieci anni fa l’omicida di Melissa Bassi, pianta un albero in ricordo della giovanissima mesagnese strappata all’affetto dei suoi genitori e conferisce la cittadinanza onoraria all’ex procuratore Cataldo Motta.
La manifestazione si terrà domani alle 20, per attenuare il ricordo di quel giorno e trasformarlo in segno di vita, un albero sarà piantato a Copertino, in piazza Melissa, nel rione Gelsi. Nel corso della serata, alla presenza della famiglia della studentessa uccisa, sarà conferita la cittadinanza onoraria di Copertino, come stabilito nel 2018 dal Consiglio comunale, a Cataldo Motta, ex procuratore della Repubblica di Lecce che all’epoca condusse le indagini sul caso della bomba all’Istituto professionale “Morvillo Falcone” di Brindisi.
“Sono passati dieci anni da quel giorno che coinvolse indirettamente, purtroppo, anche la nostra città”, spiega la sindaca di Copertino Sandrina Schito, “ma questo non ha scalfito neppure un po’ il senso acuto della tragedia e la certezza di dover lavorare ogni attimo, ogni minuto, ogni giorno perché certe cose non accadano più. Di doversi impegnare perché, pur tra mille difficoltà, la vita prevalga sempre e comunque sulla morte. E un albero, creatura bellissima che vive e dà la vita, con i suoi frutti e i suoi respiri, anche in un mondo incerto e angosciante come quello in cui viviamo, è davvero il simbolo di Melissa e del suo ricordo che non ci abbandona mai. Melissa, che oggi è una stella, è e resterà sempre con noi”