Home dal Comune Contributi alla Cassa Forense, Matarrelli risponde a Ferraro: “Illegittimi quelli ad Orsini”

Contributi alla Cassa Forense, Matarrelli risponde a Ferraro: “Illegittimi quelli ad Orsini”

da Cosimo Saracino
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La diatriba tra il Comune di Mesagne e l’ex presidente del Consiglio, Avv. Fernando Orsini si arricchisce di un nuovo tassello. Al centro la presunta illegittimità dei versamenti alla Cassa Forense versati dal Comune di Mesagne prima dell’intervento della Segretaria Generale datato 16 settembre 2016. Ieri, 21 agosto, il primo cittadino ha inviato una risposta scritta all’interrogazione presentata dal Consigliere Comunale Carlo Ferraro in data 12 luglio scorso all’indomani del primo Consiglio Comunale. Ferraro ha chiesto lumi rispetto alle dichiarazioni del Sindaco Matarrelli che in Consiglio rivolgendosi al gruppo del Partito Democratico disse: “Sapete che il presidente del Consiglio comunale di questa città dal 2010 al 2015 si è fatto pagare i contributi alla Cassa forense…soldi sottratti illegittimamente alle casse del Comune e mai restituiti”.

Matarrelli nella missiva fa riferimento al periodo in cui Orsini è stato presidente del Consiglio e ai contributi versati dal comune che dal 2010 al 2014  sono pari a 15.930 euro. Inoltre, la risposta evidenzia come il Commissario prefettizio in data 30 aprile 2019 abbia inviato una lettera alla Cassa forense per richiedere la restituzione delle somme. Gli avvocati hanno risposto nel mese di maggio di quest’anno chiarendo che: “la possibilità di restituzione delle quote è subordinata alla sussistenza di due presupposti: i versamenti siano eseguiti entro 3 anni dalla richiesta di restituzione e il rapporto tra Ente, Amministratore locale, Enti previdenziali non sia stato nel frattempo definito”. “In particolare – prosegue la Cassa forense nella nota – trattandosi di rapporti definiti prima della data della richiesta, la cassa non potrà procedere al rimborso richiesto”.

In conclusione il Sindaco Matarrelli sostiene che: “il pagamento effettuato del Comune in favore dell’allora presidente del consiglio comunale è illegittimo poiché non rientra nella previsione l’articolo 86 del TUEL in quanto come già esposto la popolazione del comune di Mesagne inferiore e 50.000 abitanti”.

Il sindaco pertanto  conclude che “non si conoscono le ragioni per cui le amministrazioni precedenti non si sono attivate per il recupero delle somme nonostante la questione sia stata posta del sottoscritto nelle vesti di consigliere comunale più volte pubblicamente”. Nessun riferimento invece agli onorari a cui l’avvocato Orsini avrebbe rinunciato di cui parla nel suo intervento pubblico riportato integralmente da QuiMesagne.

L’ex presidente del Consiglio contattato dal cronista ha dichiarato: “Ho già scritto un chiarimento sulla vicenda due giorni dopo il Consiglio Comunale. Comunque, ritengo che ci troviamo di fronte ad un accanimento personale poiché ci sono altri amministratori nella mia stessa situazione. Mi chiedo come mai il sindaco non arrivi alla denuncia così da avere la possibilità di difendermi nelle sedi opportune”.

interrogazione di Carlo Ferraro_12072019

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