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CONSIGLI PER RIPARTIRE – Multe stradali per Coronavirus: si può fare ricorso?

da Stefania Franciosa
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Le multe stradali per chi viene sorpreso a violare le norme previste dal Decreto firmato dal premier Giuseppe Conte relativo alle misure di contenimento del Coronavirus sono piuttosto pesanti, oscillano, infatti, dalle 400 alle 3 mila euro. Negli ultimi giorni si stanno moltiplicando le proteste nei confronti di tali sanzioni amministrative e molti cittadini si dicono pronti a fare ricorso poichè ritengono che l’interpretazione delle norme sia stata eccessivamente rigida o addirittura sbagliata.

E’ possibile fare ricorso? Quali i tempi e le modalità? E’ necessario un avvocato?

Per rispondere a questi interrogativi, sul sito web”Il Manifesto” è intervenuto Cesare Antetomaso, membro del direttivo nazionale di Giuristi Democratici il quale ha fatto chiarezza su alcuni punti importanti.

Non ci sarebbe, ad esempio, l’obbligo di portare con se’, durante gli spostamenti, l’autocertificazione stampata e compilata, mentre sarebbe obbligatorio riempirla al momento del controllo da parte delle autorità preposte; le forze dell’ordine ne hanno sempre a disposizione.

Sono trenta i giorni a disposizione per impugnare la sanzione dal prefetto o davanti al giudice di pace. Per i ricorsi sono necessarie prove che dimostrano la legittimità dello spostamento (scontrini, fatture, ricevute, prescrizioni mediche, testimonianze). Chi fa ricorso non può beneficiare del pagamento ridotto, ovvero il 30% se la multa viene pagata entro 30 giorni dalla notifica.

L’autorità competente può decidere di ritenere il ricorso infondato e quindi determinare la somma e le spese da pagare, oppure archiviare l’atto. L’avvocato non sarebbe necessario ma sarebbe consigliabile se la contestazione risulta articolata e la sanzione economica elevata. Attualmente i termini per gli scritti difensivi o il ricorso sono sospesi fino al prossimo 15 maggio e quindi, solo a partire dal 16 maggio decorre il termine di 30 giorni entro cui presentarli.

 

 

 

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