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Concorso in Polizia, anche un mesagnese fuori a causa del decreto semplificazioni

da Cosimo Saracino
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“Cambiare le regole in corsa mentre la partita si sta ancora giocando. Una cosa mai vista nella storia dei concorsi della Repubblica”. E’ la protesta scoppiata a febbraio dello scorso anno dei 14mila aspiranti poliziotti che, per effetto di un emendamento contenuto nel decreto semplificazioni, sono stati esclusi dalle graduatorie di un concorso del 2017. Tra questi c’è un giovane mesagnese che ha scritto alla nostra redazione chiedendo l’anonimato:

“Vi racconto la storia del concorso.
2017: viene indetto un concorso per l’assunzione di 1148 Allievi Agenti della Polizia di Stato.I requisiti indicati nel bando di concorso richiedevano tra i tanti la licenza media e non aver compiuto il trentesimo anno di età.
2019: vengono operati alcuni scorrimenti concernenti tale concorso, con il “Decreto Semplificazioni” da parte della Lega.

Tale decreto ha previsto, per la partecipazione ai futuri concorsi:
-l’abbassamento dell’età anagrafica a 26 anni;
-il possesso del diploma di istruzione seconda di secondo grado.

Tali requisiti vengono, ingiustamente, applicati al concorso esplicatosi nel 2017, escludendo numerosi candidati.
Pertanto, i candidati esclusi presentano ricorso al TAR del Lazio, attraverso il quale, alcuni candidati del primo scorrimento (con punteggio compreso tra 9,500 e 8,875), nonostante i nuovi requisiti, riescono a sostenere le prove fisiche e psico-attitudinali, ottenendo lo status di “Idoneo, con riserva”. Ad oggi, tali candidati (455) stanno attendendo la chiamata per il corso di formazione. Non è cosi per altri candidati che, in seguito ad ulteriore scorrimento (comprendente un punteggio tra 8,750 e 8,250), insieme ad altri del precedente scorrimento ancora in attesa, hanno ottenuto numerosi esiti favorevoli dal Tar del Lazio e dal Consiglio di Stato. Ad oggi, tali candidati sono ancora in attesa di chiamata per sostenere le stesse prove. Chiediamo e chiedo la possibilità di poter sostenere le visite, dandoci l’opportunità di ottenere l’idoneità e coronare il sogno di servire lo Stato”.

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