Home Ufficio reclami Bonifica argini Canale Reale, Paolo Summa: “Lavori inadeguati e operai insufficienti”

Bonifica argini Canale Reale, Paolo Summa: “Lavori inadeguati e operai insufficienti”

da Cosimo Saracino
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17361870_10212400833565201_4212598824762583282_n(di Paolo Summa) – Martedì 14 marzo sono iniziati, presso il Canale Reale, tra Mesagne e S.Vito dei Normanni, le operazioni di pulizia sollecitate dal Comune di Mesagne all’ente ARNEO, per risolvere la situazione di degrado lasciata dai precedenti lavori di bonifica, caratterizzata dalla presenza di rifiuti lungo il canale. L’Arneo ha incaricato una ditta di Ginosa, la stessa che aveva compiuto i lavori all’origine del problema, per effettuare la rimozione dei rifiuti. Le operazioni di pulizia sono state svolte da quattro persone per ottocento metri di canale: un supervisore che osservava lo svolgersi dei lavori, due operai addetti al funzionamento di una ruspa ed una trituratrice e un addetto che a mano raccoglieva la plastica e riempiva dei sacchi neri.
Sul posto, per supervisionare il corretto svolgersi delle operazioni, erano presenti anche i funzionari del Comune di Mesagne e la Polizia Municipale. Durante la mattinata di martedì, diverse sono state le interruzioni dei lavori a causa dell’intervento della Polizia Munipale, poichè la ditta, senza separare la vegetazione dalla plastica, dopo aver ammassato il materiale in grandi cumuli indifferenziati, li triturava. Necessario l’intervento delle forze dell’ordine, che, sollecitate da un cittadino presente, hanno dovuto intimare agli operai di rimuovere la plastica dalla vegetazione prima di triturarla.
Questi richiami hanno sortito l’effetto di far scendere i due operai dalle ruspe per raccogliere i rifiuti in sacchi di plastica nera, ma appena le operazioni si svolgevano lontano dagli occhi della Polizia Municipale si riprendeva a triturare la plastica.
La ditta che ha effettivamente rimosso solo la parte più appariscente dei rifiuti, si è limitata quindi a triturare tutto il resto, rendendo una situazione già compromessa ancora più grave.
Il problema è stato risolto frammentando i rifiuti in parti così piccole da non poter essere individuate ad una prima occhiata. Il bordo del Canale risulta quindi, ad oggi, un misto di canne e plastica triturata, assieme a rifiuti che probabilmente non risultavano delle dimensioni minime per essere rimossi.
A chi si trovava sul posto appariva palese, oltre all’insufficienza del personale utilizzato dalla ditta incaricata da ARNEO, anche l’inadeguatezza dell’equipaggiamento degli operai e la loro assoluta assenza di competenza sui lavori necessari per una bonifica ambientale.
Tutto questo, sotto gli occhi dei funzionari dei Lavori Pubblici del Comune di Mesagne e gli incaricati del sindaco Pompeo Molfetta, che hanno osservato la situazione, attendendone la fine per costatarne i danni.
La completa assenza di competenza della ditta coinvolta è emersa dalle parole di uno degli operai che sollecitato ha affermato:
“la plastica tritata non è un problema poichè quella diventa letame”.
Una situazione grottesca, quindi, avvenuta durante la Giornata Nazionale del Paesaggio, che ha messo in evidenza i forti limiti organizzativi delle istituzioni coinvolte.
Intanto si attende che, sulla vicenda, vengano avviate le indagini da parte della magistratura, per appurare le responsabilità di questo grave scempio ambientale, mentre i lavori sono proseguiti durante mercoledì 15 e giovedì 16 marzo.

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