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Bilancio comunale: qual è la verità?

da Cosimo Saracino
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Qual è la reale situazione delle  nostre casse comunali? Siamo di fronte ad una imminente situazione di default finanziario, come sembrerebbero ipotizzare alcuni consiglieri di maggioranza, o si tratta di eccessivo  allarmismo, magari un “pretesto per sfiduciare” il proprio Sindaco? La questione del Bilancio è troppo seria per non essere approfondita,  soprattutto perché fra le ipotesi in campo vi sarebbe quella di un’amministrazione controllata che potrebbe portare ad un aumento delle imposte locali. Bisogna credere al Sindaco, che sembra non essere preoccupato e ai revisori dei conti che in questi anni non hanno rilevato grosse criticità nel bilancio comunale,  anche negli anni che invece sono sotto la lente di ingrandimento della Corte dei Conti (2015) oppure no? Questa situazione di incertezza ci preoccupa ma  preoccupa maggiormente i cittadini mesagnesi. Occorre dire la verità, occorre trasparenza! L’argomento è troppo delicato ed importante per rimanere all’interno delle stanze di Palazzo dei Celestini. Per tali ragioni abbiamo ritenuto opportuno e doveroso porre all’attenzione del Primo cittadino  un’interrogazione sul tema. Si spera, data l’importanza delle questioni dibattute, che la risposta arrivi presto, magari anche all’interno del prossimo consiglio comunale nello spazio dedicato alle comunicazioni.

Il coordinatore di Progettiamo Mesagne – Antonio Calabrese

Il coordinatore di Mesagne Attiva – Angelo Jose Pacciolla

Si riporta di seguito il contenuto dell’interrogazione inviata al protocollo comunale  nella mattinata del 21 settembre 2018:

PREMESSO

–  che da notizie riportante dalla stampa locale parrebbe che durante un confronto fra Il Sindaco Pompeo Molfetta e i consiglieri della sua maggioranza, tenutosi nella serata di Lunedì 17 settembre u.s., è stata contestata al Primo Cittadino la gestione del Bilancio dell’Ente di cui egli stesso detiene la delega. Le preoccupazioni dei consiglieri di maggioranza, o di alcuni di loro, si rifarebbero ad una  nota della Corte dei conti, giunta all’attenzione del Sindaco qualche mese fa, dove si chiederebbero chiarimenti sulla rendicontazione 2015. In particolare la Corte avrebbe chiesto lumi sulla gestione della diminuzione delle spese, sul taglio agli sprechi, sul continuo ricorso alle anticipazioni di cassa e sulla mancata riscossione dei tributi;

– che corre l’obbligo ricordare che la Corte dei Conti già relativamente alla rendicontazione 2014, con la deliberazione n° 139 del 5 ottobre 2017, aveva posto all’attenzione dell’amministrazione comunale un documento dai contenuti simili a quelli sopra evidenziati.

– che con delibera del Consiglio Comunale n° 5 del 11 Gennaio 2018 si prendeva atto dei rilievi della Corte dei Conti e si assumevano misure correttive per il superamento delle criticità rilevate.

– che il collegio dei revisori dei conti, nelle conclusioni del verbale n° 5 del 25 maggio 2016, relativo al parere sul rendiconto 2015, evidenziò:

  • L’attendibilità delle risultanze della gestione finanziaria;
  • Il rispetto degli obiettivi di finanza pubblica;
  • La congruità del fondo crediti di dubbia esigibilità e dei fondi rischi;
  • L’attendibilità dei risultati economici generali e di dettaglio;
  • L’attendibilità dei valori patrimoniali.
  • Che negli anni a seguire, il collegio sopra menzionato, se pur facendo qualche raccomandazione, ha espresso sempre pareri rassicuranti, sia riguardo ai bilanci di previsioni che alle rendicontazioni. L’ultimo parere di rilievo del collegio in parola è stato quello del 11 luglio 2018 (verbale n° 22), in merito alla salvaguardia degli equilibri di bilancio 2018, dove nelle conclusioni si dichiarava: “il Collegio prende atto che non sussiste la necessità di operare interventi correttivi al fine della salvaguardia degli equilibri di bilancio, in quanto gli equilibri del bilancio sono garantiti dall’andamento generale dell’entrata e della spesa nella gestione di competenza e nella gestione in conto residui…”

INTERROGANO

il Sindaco per sapere punto per punto:

  1. Se il documento della Corte dei Conti, riguardante il rendiconto 2015, giunto alla sua attenzione qualche mese fa e di cui si parla nelle notizie di stampa citate in premessa, è sovrapponibile, nei contenuti, a quello pervenuto nell’ottobre 2017 e relativo al rendiconto 2014.
  2. Quali azioni intende intraprendere in risposta al documento discusso nella riunione di maggioranza citata in premessa.
  3. Se, a suo avviso, le preoccupazioni su un  possibile dissesto finanziario per il comune di Mesagne, palesate da qualche  consigliere di maggioranza nella riunione sopra richiamata,  sono reali o manifestamente infondate.
  4. Quali sono gli obiettivi raggiunti riguardo  alle misure correttive assunte nella delibera n° 5 del 11 Gennaio 2018 dal consiglio comunale per il superamento delle criticità rilevate dalla corte dei conti con delibera 139/2017. In particolare in merito:
  • al reiterato ricorso all’anticipazione di tesoreria;
  • alle criticità nel recupero dell’evasione tributaria;
  • al contenimento delle spese;
  • alla violazione del parametro di deficitarietà n.4;
  • al rapporto sulla tempestività dei pagamenti e presenza di una debitoria liquida ed esigibile
  1. Se non intravede incongruenze fra il parere espresso dall’organo di controllo contabile(revisori dei conti) sul rendiconto 2015 e il documento della Corte dei Conti riguardo al rendiconto dello stesso anno (oggetto di discussione della riunione del 17 settembre 2018).
  2. Qual è in definitiva la reale situazione contabile del comune di Mesagne oggi, attese le forti preoccupazioni espresse(sempre come riportato dalla stampa) da alcuni esponenti della sua maggioranza, preoccupazioni  che sembrerebbero  contrastare, ad esempio,  con il parere dell’organo di revisione contabile sugli equilibri di bilancio 2018,  dove i revisori infatti dichiarano  che   “non sussiste la necessità di operare interventi correttivi al fine della salvaguardia degli equilibri di bilancio..”

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