Dopo pranzo, non ho l’abitudine di andare a riposare e, per caso, ho acceso la tv su rete4 che in quel momento offriva a noi pugliesi una ricetta per delle buone vacanze:
- Mangia bene
- Ridi spesso
- Ama sempre
Pensando, mi è venuta qualche riflessione che con semplicità faccio diventare augurio per la festa della nostra Protettrice.
Se questo programma lo condividi, rifletti: il solo mangiare ti accomuna agli animali: “non si vive per mangiare, ma si mangia per vivere”; se “ridi spesso” potresti essere catalogato “stolto” perché comunemente si dice “ il riso abbonda sulla bocca degli stolti”; ama, e questo, sempre, per dare per certo che vivi perché è l’amore e solo l’amore che ti da la gioia e la certezza che sei maturo, profondo, uomo di fede, che hai capito e fatta tua l’unica e sola verità: chi ama vive, prega e con la dolcezza, la generosità, l’educazione, il rispetto, comunica che la vita senza amore non esiste.
Riflettiamo insieme: La vita è già un dono di amore; infatti Dio che è Amore, ogni giorno mi dona la vita e, poi, con Sant’Agostino mi ripete ogni giorno: “ama e fa ciò che vuoi”, perché chi ama non può non arricchire il fratello: se violento, gli offre l’altra guancia; se povero, con lui spezza il pane; se incerto, gli da la sua mano; se non sa dove andare, lo accompagna da Maria, perché Cristo dia a lui un cuore nuovo e uno spirito nuovo.
Chi ama vive e fa vivere perché aiuta a sperare in un domani diverso.
Vergine del Carmelo
che, attraverso la gioia della tua festa
ci doni la gioia di incontrare Gesù che tu
maternamente presenti tra le tue braccia
e affettuosamente stringi al cuore,
aiutaci ad accogliere Gesù che tu ci doni,
ci donerai sempre,
se il nostro cuore sentirà l’urgenza del suo Amore!
Incontrare Gesù, infatti,
è accoglierlo nella vita per fare di lui
il modello del vivere, credere ed amare!
Vergine del Carmelo,
aiutaci a fare del 16 luglio
la giornata dell’incontro con Gesù,
della nostra conversione, perché, liberi dal peccato
possiamo accogliere il tuo invito:
“fate tutto e sempre quello che vi dirà”.
P. Angelo Muri