Home dal Comune Basta con il ‘buonismo’ nelle aree verdi, arrivano le sanzioni per i vandali

Basta con il ‘buonismo’ nelle aree verdi, arrivano le sanzioni per i vandali

da Cosimo Saracino
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Ci è giunta una nota stampa dal Comune in cui si specifica che da questo momento in poi verranno sanzionati tutti i comportamenti che danneggeranno l’area a verde e le strutture del nuovo Parco Roberto Potì. Comprendiamo come oramai il “buonismo” degli amministratori sia arrivato al collasso tanto che gli assessori Librato e Marotta hanno chiesto al Comandante dei Vigili di iniziare a fare le multe.

Ci preme, però, evidenziare che i controlli e le multe sopratutto non devono essere fatte solo al nuovo Parco ma anche, ad esempio, in Villa Comunale dove imperversano ragazzini che da qualche tempo hanno inventato il “salto sulla fontana” con il rischio di farsi male e di danneggiare il monumento.

Le foto che alleghiamo sono state ritratte di sera quando in Villa c’erano tante persone e dobbiamo dire che sono stati pochi quelli che hanno redarguito questi ragazzini che salivano felici sulla fontana monumentale. 

Di seguito il comunicato stampa del Comune: Il nuovo Parco Roberto Potì è uno dei beni più preziosi della città e la gran parte dei mesagnesi ne è consapevole avendone cura e segnalando puntualmente all’Amministrazione ogni aspetto utile a salvaguardarlo e migliorarlo. In ogni modo in questi primi mesi sono stati diversi gli episodi di un uso improprio della nuova area verde, fino a danneggiarne arredi o creare disagio ad altri frequentatori.

Per questa ragione gli assessori Librato (Patrimonio e Decoro Urbano) e Marotta (Polizia Municipale) hanno voluto incontrare il Comando di Polizia Locale per chiedere maggiori controlli, e nel caso in cui sia necessario anche maggiori sanzioni, sulla scorta delle norme previste dal Regolamento comunale per parchi ed aree verdi in vigore fin dal 2008 per tutti le aree verdi cittadine, dalla Villa Comunale fino al nuovo Parco Potì. Il documento completo è consultabile da tutti sul sito dell’Ente (www.comune.mesagne.br.it) nella sezione “Regolamenti”. Ne ricordiamo i punti più utili.

L’articolo 11 del Regolamento vieta di «depositare e gettare rifiuti o materie di qualsiasi genere atte ad imbrattare od insudiciare le aree pubbliche». Farlo comporta una sanzione amministrativa da 77,00 a Euro 462,00 euro e l’obbligo di ripristino dei luoghi. L’articolo 15 vieta nei parchi verdi della città «il transito e la sosta dei ciclomotori, motoveicoli ed

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Foto A. Greco

autoveicoli, nonché delle biciclette ad eccezione di quelle utilizzate da bambini fino a 6 anni» cosi come di «attraversare spazi erbosi, danneggiare o smuovere scritte, tagliare, incidere, scorticare e sfrondare alberi e arbusti, appendervi od affiggervi qualsiasi cosa nonché scuoterli» e di «staccare o danneggiare i rami delle piante e delle siepi, nonché le fronde e le foglie, e cogliere i fiori». Ancora nello stesso articolo si vieta di «rompere e smuovere paletti di sostegno, fili di ferro o qualsiasi altro oggetto posto a riparo di piante e tappeti erbosi, far scoppiare petardi o qualsiasi altro genere di botti o accendere fuochi di qualsiasi natura». Agli adulti che accompagnano i più piccoli il compito del primo controllo dei giochi: il Regolamento prevede il divieto di «effettuare qualsiasi gioco, in particolare con pallone, che possa arrecare disturbo o molestia ai frequentatori dell’area verde» (Art. 15). Tutte queste violazioni comportano multe da 50,00 a 300,00 euro.

Per i detentori di amici a quattro zampe è necessario «avere con sé l’apposito raccoglitore delle deiezioni monouso “paletta” e l’involucro in plastica, od altri prodotti similari, dentro cui depositare gli escrementi» mentre rimane «proibito l’accesso dei cani, anche condotti al guinzaglio e museruola, nei giardini, spazi verdi, nei settori destinati alle aree giochi». Multe da 25,00 a 150,00 euro.

«La sanzione è uno strumento ultimo per indurre il cittadino a cambiare il proprio comportamento – fanno sapere i due assessori – nel pieno rispetto degli altri e dei luoghi di proprietà di tutti. Lo strumento più forte rimane il senso civico di ognuno e l’amore per la propria città ed i suoi spazi più belli».

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