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Angelo Pignatelli nominato coordinatore della Provincia di Brindisi di “Autonomi e Partita Iva”

da Cosimo Saracino
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Il mesagnese Angelo Pignatelli è stato nominato Coordinatore della Provincia di Brindisi dell’Associazione “Autonomi e Partita Iva”. La delega, firmata direttamente dal presidente Eugenio Filograna gli permette di relazionarsi con le istutuzioni locali almeno fino alla data di ratifica dell’ufficio di presidenza prevista per il 30 aprile 2020. Pignatelli ha inviato una lettera a tutti coloro che intendono aderire al progetto:

Ai colleghi  commercianti, Martiri ed Eroi , vittime dell’ignoranza della politica, della burocrazia e delle lobby bancarie e finanziarie. Caro collega penso che sia giunto il momento di riunirci da nord a sud x mettere tanti puntini sulle i , aldilà delle invidie personali , del colore politico e degli steccati ideologici . E’ ora di dire basta a tutte le ingiustizie nei nostri confronti da parte degli ignorantoni della politica , dei burocrati lautamente pagati,  delle banche e  delle lobby finanziarie . E’ ora di far capire che siamo noi piccoli il vero motore di questa grande nazione , siamo una forza impressionante  (commercianti, artigiani , agricoltori ecc ) noi e le nostre famiglie, ed è ora di prenderne coscienza , se solo lo volessimo con un nostro sciopero bloccheremmo tutta la nazione  x giorni , settimane e mesi.  Basta demandare alle forze politiche che ci usano per  i loro fini , è ora che tutto il mondo produttivo sano, scenda in politica , basta demandare !!!

Politici da destra a sinistra che non hanno mai lavorato come possono capire i problemi del popolo? Noi Italiani che con l’Impero Romano abbiamo portato la civiltà nel Mondo. Noi italiani popolo di poeti, scienziati , geni , ricchi di  storia e cultura , ecc. ecc. Noi piccoli che abbiamo portato in alto nel mondo il made in italy senza avere una laurea  ma solo con la nostra scuola dell’obbligo. Noi piccoli che rischiamo sulla nostra pelle e dei nostri familiari per  inseguire un sogno o perchè magari non ci sono alternative lavorative.

Noi piccoli e piccolissimi che siamo la spina dorsale di quella che era una grande Nazione che questi dilettanti si sono svenduta. Ricordate che da soli si perde insieme uniti  si vince,  e come diceva Papa WOJTYLA “ non abbiate paura “ perché siamo dalla parte del giusto !!!

Adesso il mio compito insieme a tutti voi (da soli si muore uniti si vince ) e quello di organizzarci su tutto il territorio provinciale  . Metto a disposizione  la mia mail personale  ed il mio profilo di facebook  per metterci in contatto . Sappiate che il movimento si sta già strutturando sia a livello nazionale, regionale e provinciale . Per maggiori chiarimenti vi invito a visitare il sito https://autonomiepartiteiva.org/

Mio cell. 3282528889 – mail angelopignatelli64@libero.it

Programma dell’Associazione AUTONOMI E PARTITE IVA

  1. Minimale Inps e Tassazione:

– Piccole Partite Iva (fino 100.000 €): abolizione totale del minimale Inps e abolizione totale della tassazione.
– Micro Impresa ex art 2435 ter (fino € 350.000): Aliquota Inps 1% su fatturato e tassazione
1 % del fatturato.

  1. Incentivo alla competitività:

Tutti i dipendenti dei titolari di Partita Iva con un fatturato annuo fino € 2.000.000 (quindi fino alle microimprese secondo la identificazione della Direttiva Comunitaria) hanno la facoltà di autoridursi la retribuzione fino a un massimo del 20% del CCNL, per permettere all’impresa di essere maggiormente competitiva.

  1. Sanatoria dei debiti Iscritti a Ruolo.

Le Piccole Partite Iva (fino a € 100.000) e la micro Impresa ex art 2435 (fino € 350.000) possono chiudere la posizione debitoria nei confronti degli Enti entro i limiti di € 200.000 e della somma capitale pagando le prime il 10% e le seconde il 30% della somma capitale iscritta a ruolo. Il pagamento potrà essere effettuato anche con una rateizzazione in 18 mesi con una maggiorazione di interessi del 1% su base annua. Con il pagamento della prima rata, eventuali procedure penali decadono. Per tutte le altre categorie di Partite Iva, nonché per i debiti iscritti a ruolo eccedenti € 200. 000, la sanatoria potrà essere svolta con il pagamento del 50% della somma capitale iscritta a ruolo, fermo restando la rateizzazione secondo i criteri già esistenti e con interessi al 1% su base annua.

  1. Flat TAX.

Flat tax al 20% per imprese con fatturato oltre € 350.000 annui.

  1. Compensazione debiti-crediti.

Possibilità di compensare debiti fiscali con i crediti vantati nei confronti della Pubblica Amministrazione. Attualmente è previsto, ma di fatto manca un decreto attuativo. È necessario snellire le procedure per la compensazione.

  1. DURC.

Abolire il DURC per i titolari di Partite Iva che non hanno personale assunto alle proprie dipendenze.

  1. Abrogazione delle norme che prevedono la responsabilità solidale tra committente e appaltatore (o utilizzatore e somministratore) sul costo del lavoro e sui contributi.
  2. Abolizione della norma sugli accertamenti fiscali “prima paghi e poi ti difendi” (solve et repete). Pertanto chi decide di impugnare una cartella esattoriale o atto esecutivo non dovrà pagare prima che sia intervenuta la sentenza definitiva.
  3. Abolizione del contributo Unificato per impugnazioni presso le Commissioni Tributarie per titolari di Piccole Partite Iva (fino € 100.000 annui).
  4. Impossibilità di ricorrere in appello per ente statale soccombente in primo grado.
  5. Tansazione con Enti.

Può capitare che il contribuente contesti l’applicabilità di una certa norma che prevede maggiori imposte/tassazione/contribuzione. L’Ente procede sulla sua strada anche se informalmente ammette di avere dubbi interpretativi. Allo stato attuale i responsabili pubblici non hanno poteri transattivi e, quindi, il contribuente è costretto a lunghe e costose cause. Inserimento della possibilità per gli enti di transare, quando c’è incertezza, sulla fondatezza delle proprie ragioni o sulla corretta interpretazione della norma. Questo sgraverebbe anche le Commissioni Tributarie o i Giudici del Lavoro (per INPS e INAIL). L’opportunità di una transazione sarà da valutare anche in caso di obiettiva impossibilità di recuperare l’integrale.

  1. Sospensione dei pagamenti per tassazione in periodi di inattività per Malattia-Infortunio.

I titolari di piccole Partita Iva e micro Imprese ex art 2435 ter (fino € 350.000) possono chiedere la proroga dei termini di pagamento, anche riferibili a rateazioni accordate, se hanno un periodo di inattività per malattia o infortunio superiore a 30 giorni che sia debitamente certificato.

  1. Abolizione Solidarietà di Tassa di Registro tra debitore e creditore nel decreto ingiuntivo.

I titolari di partite Iva hanno il serio problema degli incassi e spesso devono tentare il recupero giudiziale del credito con gravosi costi per avvocato e tassa di registro (che attualmente è un’imposta solidale tra debitore e creditore). Il creditore non deve essere gravato dalla solidarietà su questa tassa, motivo per cui deve trattarsi di una tassa che lo Stato deve recuperare esclusivamente da colui che è stato accertato quale debitore.

  1. Voucher.

Reintroduzione dei Voucher. Per i titolari di piccole Partita Iva e le micro Imprese ex art 2435 ter (fino € 350.000 annui) deve essere più semplice accedere all’utilizzo di Voucher. Gli ultimi voucher sono stati di fatto quasi inutilizzabili, con troppi vincoli e con procedure troppo complesse per attivare sia il Libretto famiglia che i nuovi contratti di prestazione occasionale (e richiedevano inoltre il costoso intervento di un professionista).

  1. Decadenza per impugnare cartelle e limiti Discrezionalità dell’Autotutela della PA.

In caso di cartelle non impugnate nei termini, se il contribuente dimostra in autotutela che le somme non sono dovute per essere state pagate o per essere frutto di evidente errore di calcolo, non ci deve essere discrezionalità della PA di annullarle. In caso di somme pagate o di evidenti errori lo Stato deve annullare la cartella, anche a termini di impugnazione scaduti. Deve prelevare il principio della buona fede dell’ente pubblico.

  1. Spese legali in caso di vittoria del contribuente.

Se un contribuente impugna una cartella e questa viene annullata totalmente o parzialmente, i giudici devono condannare la PA al pagamento delle spese legali facendo riferimento al tariffario professionale. L’ente soccombente deve essere condannato a pagare delle spese legali in linea con le tariffe professionali, in quanto il contribuente non deve trovarsi ingiustamente a pagare la parte aggiuntiva. Se una cartella viene ridotta ma non annullata integralmente, questa non deve essere considerata come soccombenza del contribuente ma come vittoria parziale. Quindi le spese legali devono essere parzialmente rimborsate.

  1. Costituzionalizzazione dei Diritti del Contribuente.

È il caso che assurgano al rango costituzionale i principi fondamentali di tutela del contribuente: ci riferiamo ai principi di fissità, di chiarezza e trasparenza ed efficacia temporale delle disposizioni tributarie, di chiarezza e conoscenza degli atti, di collaborazione e buona fede. Una legge che garantisse un rango costituzionale a tali principi avrebbe anche l’effetto di contribuire a creare la cultura del rispetto delle regole, necessaria e indispensabile per un regolare funzionamento di una società civile.

  1. Eliminazione Imu e Tasi su negozio, ufficio e capannone per titolari di Piccole Partita Iva e le Micro Imprese ex art 2435 ter (fino € 350.000).
  2. Abolizione IRAP per titolari di Piccole Partita Iva e le Micro Imprese ex art 2435 ter (fino € 350.000).
  3. Revisione dei Premi INAIL per titolari di Piccole Partita Iva e Micro Imprese ex art 2435 ter (fino € 350.000) in funzione del rischio reale e sulla base di un criterio bonus-malus.
  4. Incentivare la produttività nella Pubblica Amministrazione e definire sanzioni per il mancato rispetto dei tempi di risposta a famiglie e imprese.
  5. Separazione delle carriere tra magistrati inquirenti e giudicanti.
  6. Vera responsabilità civile dei magistrati.
  7. Carriera dei magistrati e in generale dei funzionari della PA basata più sul merito che sulla anzianità.
  8. Tassazione delle entrate dei sindacati maggiormente rappresentativi (comprese le quote associative) e pubblicazione dei bilanci degli stessi con certificazione obbligatoria.

 

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