Home Attualità Addio a mestru Chicchinu lu barbieri – di Mario Montanaro

Addio a mestru Chicchinu lu barbieri – di Mario Montanaro

da Cosimo Saracino
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Oggi è venuto a mancare, dopo un lungo periodo di sofferenza, il maestro Francesco Romano di professione Barbiere. La sua bottega era in piazza Criscuolo, un tempo conosciuta come la “chiazza ti li barbieri”. Per ricordarlo abbiamo voluto riportare le parole di Mario Montanaro che lo ha conosciuto da vicino. Alla famiglia giungano le condoglianze da parte di tutta la redazione di Quimesagne.

Francesco Romano per me rimarrà sempre “mestru chicchinu lu romanista”. È tra quelle persone che mi ha visto crescere, nel vero senso della parola, dal passeggino fino ai giorni nostri. Lui era il mio barbiere quando ero bambino e adolescente, fin quando poi non è andato in pensione. La sua “putea” era situata al centro del centro storico di Mesagne, in un piccolo localino ad angolo. Mi sembra di sentire ancora il profumo di quella barbieria, delle lacche, dell’allume di rocca, della schiuma da barba, del talco. All’epoca si usava “lu bucalinu” per versare l’acqua calda sulla testa per lavare i capelli. Attrezzi del mestiere dei barbieri anni 70/80. Così come la pelle per limare il rasoio.
Quando entravi, sembrava più un Roma club, con annessa barbieria. Ti trovavi subito attorniato da galiardetti della Roma, sciarpe, bandierina giallorossa, dell’immancabile poster della Roma campione d’Italia, di Nils Liedholm, Carletto Mazzone, Ancelotti, dai poster di Giannini, Foeller, Rizzitelli. Sullo sfondo, in un angolo ricavato, un tavolino con le immancabili schedine a tredici squadre, il Corriere dello Sport. Erano interminabili le chiacchierate di calcio ⚽ con i suoi clienti /amici, il sig. Resta ad esempio era una presenza fissa il sabato quando accompagnavo mio padre a farsi la barba. Era il barbiere di fiducia di papà, era lui che in piena malattia di papà veniva a casa per fargli la barba e i capelli. Fino all’ultimo giorno, quando mestru Chino fece la barba per l’ultima volta con le lacrime agli occhi.
Ora il cielo ha chiamato a se anche lui, e sono certo che si ritroveranno, e soprattutto mio padre ritroverà il suo barbiere, e mestru Chino lu romanista il suo cliente Cici Garzoni.
Mi mancherà non vederti più seduto da Roberto biglioncino, fruttivendolo storico della porta grande, juventino doc lui con cui si schernivano amichevolmente. Mi mancherà non sentirti più dire al mio passaggio “ieni qua ca ti taghiu quedda barba”.
Fai buon viaggio Chicchinu mi ❤️
Alla moglie, ai figli (cito Alex DM per tutti), ai suoi fratelli, ai nipoti, un abbraccio forte con tutto il cuore ❤.

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