Hanno risposto “Presente” quando il maestro Gino Salamanna ha fatto l’appello dopo essersi radunati nella sala conferenze di piazza Orsini Del Balzo: Franco Greco, Cosimo Fanelli, Angelo Fraime, Mino Argentieri, Felice Prudentino, Massimo Pagliara, Francesco Poci, Giovanni Guido, Antonio Oliva, Enzo Simone, Vincenzo Montanaro, Fabio Campana, Maurizio Camassa, Giovanni Cavaliere e Fernando Scoditti hanno riunito la classe VB della scuola elementare Giovanni XXIII 50 anni dopo.
Era il 1969 quando gli alunni classe 1963 giocavano nel giardino della scuola a palla avvelenata, leggevano in pineta e palleggiavano con la palla a spicchi il sabato mattina. Ovviamente dopo che il maestro Gino, oggi 85 anni, “aveva controllato se il grembiule fosse pulito, il fiocco in ordine e il distintivo attaccato” ricorda Vincenzo Montanaro.
Sono passati ben 50 anni, eppure gli uomini di oggi hanno continuato per tutta la serata a chiamare “maestro” Gino Salamanna, commosso per averli rivisti.
L’idea di riunirli è stata di Mino Argentieri che per mesi ha rincorso nomi e indirizzi, ha ricostruito il vissuto e le strade di ognuno per poterle ricongiungere in un’unica serata conviviale, quella di martedì 26 novembre, cui hanno preso parte perfino gli ex compagni di banco che oggi vivono a Roma e a Monza.
Nella sala conferenze di Piazza Orsini del Balzo hanno rivisto al proiettore le foto in bianco e nero di quando usavano l’inchiostro e il pennino, ricordato i momenti trascorsi nella sezione B con compagni che oggi, purtroppo, non ci sono più.
“Ce ne saranno certamente delle altre di serate – commenta Francesco Poci- con la speranza di avere con noi chi non è potuto venire questa sera”.
E’ stato un viaggio nella macchina del tempo la serata del 26 novembre che per un paio d’ore ha fatto dimenticare la vita attuale agli alunni della sezione B, permettendo di riscoprire le caratteristiche delle persone e di quei “bambini” che restano sempre dentro a ognuno di noi.
