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UFFICIO RECLAMI – Senza acqua in casa da venti giorni per un debito con AqP

da Cosimo Saracino
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Sono ormai più di venti giorni che non hanno acqua corrente in casa. L’Acquedotto gli ha chiuso la fornitura a causa di un debito di circa duemila ero. Nella situazione in cui si trovano i fratelli Vincenti, Natalino 55 anni e Vincenzo 59enne, ci sarebbe anche un’altra signora che abita poco più avanti. Ci troviamo nelle case contadine che si affacciano sul nuovo Parco Potì. Quartiere riqualificato con opere pubbliche importanti. Le facciate di questi palazzotti, costruiti negli anni cinquanta, sono state abbellite lo scorso anno grazie ai capolavori del mesagnese #Millo. Ma dentro a queste case ci siamo trovati spesso a raccontare situazioni di forte difficoltà economica.

Natalino ci ha fatto entrare nella sua abitazione per raccontarci come sta vivendo questo disagio dell’assenza dell’acqua. “Qualche settimana fa vidi alcuni operai dell’AqP che con un martello pneumetico stavano facendo un buco in mezzo alla strada. Non avevo capito che stessero per chiudere la fornitura idrica. Adesso devo andare ogni giorno alla fontana del Parco per riempire le bottiglie. Facciamo difficoltà per lavare i piatti, provvedere alla pulizia personale e della casa – ci dice sconsolato”. Natalino non lavora, per un periodo è stato impegnato nelle borse lavoro. “Devo fare ogni giorno una terapia contro i forti dolori di spalla – sottolinea”. L’unico reddito è quello del fratello che percepisce una pensione di invalidità.

“Mio fratello è andato a parlare con gli impiegati dell’AqP nella sede di Brindisi per cercare di trovare una soluzione. Gli proposero una dilazione di pagamento da 90 euro al mese. La sua pensione è di € 290 mensili, come possiamo sostenere questa spesa?”. Natalino, conosciuto per una serie di dimostrazioni pubbliche sulla sua situazione lavorativa, non fa segreto del fatto che i servizi sociali del Comune di Mesagne più volte lo hanno aiutato. Come anche ci dice di ricevere aiuti personali anche da privati cittadini. “Ma con queste bollette di acqua proprio non riesco a farcela”. Natalino chiede aiuto a tutti, istituzioni comprese. E pone lecitamente questa domanda: “E’ giusto che l’acquedotto pugliese lasci senza acqua due famiglie?”

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