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Mesagne esclusa dall’Appia Day. Dal Comune: “Non sappiamo niente”

da Cosimo Saracino
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Foto Brindisireport.it

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“Il Comune di Mesagne non ha ricevuto nessun invito per l’Appia Day”. Rimane quindi Taranto l’ultima città coinvolta nella grande festa popolare che si svolgerà il prossimo 14 maggio promossa da decine di associazioni per riappropriarsi della bellezza e della storia della Regina Viarum. All’appello mancano città come Brindisi, dove la via Appia ha la sua conclusione, quindi Oria, Mesagne e Grottaglie. Al Comune di Mesagne non sanno nulla dell’organizzazione dell’evento nazionale. L’ufficio Turismo non ha ricevuto nessun invito, l’assessorato alla Cultura è all’oscuro di tutto e per quei giorni sta programmando altre importanti iniziative. Eppure questa dovrebbe essere la seconda edizione di Appia Day. Secondo un resoconto della agenzia Dire si tratta di “un evento che da Roma a Brindisi farà riscoprire il 14 maggio, rigorosamente a piedi e in bici, la più celebre delle vie romane e i suoi monumenti. L’evento, organizzato da un ampio comitato promotore (di cui fanno parte, tra gli altri, Legambiente, Touring Club Italiano, Federtrek e Italia Nostra) con il patrocinio del Comune di Roma, del Mibact, della Regione Lazio e dell’Enit e la collaborazione del Parco Archeologico dell’Appia Antica, del Parco Regionale dell’Appia Antica e della Sovrintendenza Capitolina, vuole essere una grande festa popolare che unirà tante città e comunità locali per celebrare il fascino e l’incanto dell’Appia Antica e per chiedere la pedonalizzazione della storica strada 365 giorni all’anno, realizzando il sogno di Antonio Cederna: creare un parco archeologico unico al mondo da Piazza Venezia ai Castelli Romani. Un obiettivo condiviso da decine di migliaia di persone, almeno 50mila, che lo scorso anno hanno invaso e partecipato alla prima edizione di Appia Day”. Una occasione per stimolare il turismo nella nostra città che tanto sta investendo in questo settore economico. L’Amministrazione comunale gelata dalle notizie apparse sui siti internet locali (Brindisireport.it per primo) dovrebbe ritrovare il coraggio e magari alzare la voce per recuperare la partecipazione. A meno che l’invito non sia arrivato e nessuno ha avuto la bontà di leggerlo.

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