Home dal Comune Assemblea dei Sindaci ASL: “Potenziare i servizi territoriali”

Assemblea dei Sindaci ASL: “Potenziare i servizi territoriali”

da Cosimo Saracino
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Si è svolta ieri, presso il Comune di Brindisi, l’Assemblea Provinciale dei Sindaci per esprimere parere sul bilancio di previsione della ASL per il triennio 2018/20. Presenti i sindaci di Cellino, Fasano, S. Pancrazio, Sandonaci, Mesagne, l’assessore al bilancio del comune di S.Vito oltre ai Commissari prefettizi in carica nei comuni commissariati. Dai dati contabili del pre-consuntivo emerge che il bilancio per il 2017 si chiude in pareggio, che vi è una gestione accorta ed equilibrata delle risorse economiche finanziarie, che c’è un adeguato fondo di riserva, che non ci sono debiti da onorare e che pertanto il bilancio è saldo e si potranno fare gli investimenti programmati nel triennio 2018/20. Investimenti che riguarderanno soprattutto l’aumento delle dotazioni organiche con le assunzioni e/o stabilizzazioni di personale sanitario e l’aumento della dotazione strumentale negli ospedali e nei distretti.
Circa l’offerta dei servizi sul territorio provinciale il sindaco Pompeo Molfetta, in coro unanime con gli altri sindaci, ha sottolineato ancora una volta la necessità inderogabile di portare a compimento, nel più breve tempo possibile, l’attivazione dei PTA di Mesagne, Fasano e S.Pietro, di aumentare il numero di posti letto degli ospedali di comunità e di potenziare tutti i servizi ambulatoriali previsti dal Piano di Riordino. Questi sono gli unici passaggi che consentirebbero di decongestionare gli ospedali di Brindisi, Francavilla e Ostuni oggi in grandissima difficoltà.
È stato inoltre ribadito dai sindaci dell’ambito BR/4 che bisogna potenziare l’assistenza domiciliare ai disabili e agli ultra sessantacinquenni non autosufficienti essendo questo il presupposto imprescindibile per favorire la de-ospedalizzazione e le cure domiciliari. Si tratta di un obiettivo strategico del Piano Sanitario Regionale che, per questi servizi, ha previsto un aumento della spesa di circa 8 milioni di euro. È necessario pertanto che la ASL si prenda carico in toto dell’assistenza domiciliare integrata almeno dei pazienti di III livello così, come prevede la norma, senza tentare di ridurre il fabbisogno assistenziale o la classe di appartenenza di pazienti le cui famiglie sono già molto provate dalla malattia.
Proprio in riferimento a quest’ultima delicata questione lunedì prossimo (26 febbraio) a Mesagne si riunirà il Coordinamento Istituzionale dell’Ambito n°4 insieme alle organizzazioni sindacali per decidere quali ulteriori iniziative adottare per superare le criticità rilevate.

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